Cronache

"Non sono qualificato per parlare di un gigante come Dante"

Le lettere di T. S. Eliot

"Non sono qualificato per parlare di un gigante come Dante"

A Elizabeth Parker, 20 giugno 1930

Gentile Miss Parker, sono assai felice e lu- singato dal vostro invito alla Manchester Dante Society per il 1931, ma la possibilità di mantenere impegni di questo tipo è per me così incerta che al momento non posso accettare simili inviti. Inoltre, non ho una particolare preparazione né mi sento sufficiente- mente qualificato a parlare di Dante, soprattutto in una fondazione che si occupa di studiarlo. Ritengo di avere messo tutto quello che so e che mi sento di dire su Dante nel mio breve saggio. Ma sono davvero onorato dell’invito che mi avete rivolto e auguro i migliori successi alla vostra iniziativa.

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A Edward Sackville-West, 14 settembre 1930

Caro Sackville-West, qualche tempo fa mi hai fatto avere alcune traduzioni di Rilke, che mi sono piaciute molto. Ti ho scritto suggerendo Stefan George, ma non ti sei fatto sentire. Ora ti scrivo per chiederti se conosci il lavoro di Eduard Mörike. Se è così, spero tu sia felice di tradurre una selezione delle sue poesie. Ho un articolo su di lui per il “Criterion” da parte di Friedrich Gundolf, che senza dubbio conosci, e mi piacerebbe supportare l’articolo con un certo numero di buone traduzioni di Mörike.

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A Mario Praz, 30 gennaio 1930

Mio caro Praz, ora che sei tornato a Liverpool mi prendo la libertà di inviarti l’indice del lavoro di Umano di cui abbiamo parlato. Sarei grato se gli dessi un’occhiata, dandomi un’opinione. Naturalmente, non mi aspetto una dettagliata analisi delle teorie politiche o economiche, ma una semplice opinione sulle qualità del traduttore. La mia personale impressione è che non si tratti di una proposta commercialmente valida, e che difficilmente potremo permetterci di pubblicarla.

Non ti farò perdere tempo con tutto il tomo, a meno che tu non sia particolarmente impressionato da questo estratto.

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