Cronache

NoTav, aggrediti giornalisti del Corriere e del Tgcom24

Sgomberato il blocco sulla A32, ma continuano gli scontri. Operatore del Corriere con il naso rotto. VIDEO: L'aggressione ai giornalisti del Tgcom24

NoTav, aggrediti giornalisti del Corriere e del Tgcom24

In Val Susa continua la protesta contro i cantieri della Tav. Durante la notte non ci sono stati scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Tre auto, tutte di proprietà degli attivisti, sono state date alle fiamme (foto). A fuoco anche una catasta di legna e il telone di un Tir. Da chiarire la dinamica che ha portato al divampare degli incidenti. I No Tav parlano di gesti ai loro danni o di incidenti, probabilmente un mortaretto che ha dato il via alle fiamme.

Non ci sono stati invece ulteriori problemi ai blocchi autostradali creati lunedì mattina sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza dello svincolo di Chianocco e sulla statale 25 del Moncenisio. Qualche centinaio di manifestanti ha trascorso la nottata ai blocchi. Dopo lo sgombero della questura nel pomeriggio, resistono una cinquantina di persone.Troupe aggredite

Aggredita una troupe di H24 che girava per conto del Corriere della sera, in Valsusa per documentare le tensioni tra gli attivisti e le forze dell'ordine. I giornalisti sono stati assaliti a Chianocco, dove si trova uno dei blocchi stradali messi in piedi dagli antagonisti. Uno degli operatori è stato portato in ospedale, dopo essere stato picchiato, con il naso rotto. Rubate le attrezzature audio-video e tagliate le gomme dell’automobile. La troupe è la stessa che ieri aveva registrato il video del manifestante che insulta e provoca uno dei carabinieri, definendolo "una pecorella". Intimidazioni anche contro alcuni giornalisti di TgCom24, ai quali i manifestanti hanno intimato di consegnare il girato. Un'altra reporter è stata minacciata con un cacciavite alla gola. Il leader del movimento, Alberto Perino, prova però a gettare acqua sul fuoco: "Non è successo assolutamente nulla, non c’è stata alcuna aggressione. Sono solo stati scambiati per agenti. È stato montato un caso per nulla". I No tav in ogni caso sostengono di non aver aggredito nessuno e di aver solo invitato i giornalisti ad allontanarsi.

Prima la sassaiola, poi lo sgombero

Una colonna di blindati delle forze dell'ordine è arrivata a pochi metri di distanza dal blocco organizzato dai manifestanti a Chianocco, dove è avvenuta l'aggressione nei confronti dei giornalisti. Una ruspa ha iniziato a rimuovere le barricate sulle quali i manifestanti hanno protestato finora, sparando lacrimogeni. Una cinquantina di NoTav sono rimasti sull'autostrada a fronteggiare i poliziotti, mentre altri indietreggiano. Poco prima dello sgombero, gli agenti sono stati colpiti da un fitto lancio di oggetti e pietre, mentre altri manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni pneumatici.  Dopo circa "53 ore di chiusura della A32, allo svincolo di Chianocco, a seguito del forte disagio subito da tutta la circolazione veicolare", la questura di Torino è oggi intervenuta "con idranti e mezzi tecnici idonei" e senza l'uso di lacrimogeni.

I sindaci dal Prefetto

Gli occhi sono puntati oggi su Torino, dove a mezzogiorno i 23 sindaci della valle che contestano l'Alta Velocità incontreranno il prefetto Alberto di Pace. L'incontro si sarebbe già dovuto svolgere nella giornata di ieri. Era stato rimandato all'ultimo momento.

Nonostante le dichiarazioni da parte dei membri dell'esecutivo, che ieri ribadivano l'intenzione di continuare con il progetto, i primi cittadini della Val Susa chiederanno nuovamente che venga messa da parte l'idea di far passare la linea ferroviaria dalla valle.

Qualche anticipazione sui contenuti dell'incontro viene da Sandro Plano, presidente della Comunità montana Valli di Susa e Sangone.

"Chiederò lo stop ai lavori di allargamento del cantiere della Tav di Chiomonte", spiega e allo stesso tempo "chiedo al Movimento No Tav di interrompere le manifestazioni sabato e domenica per consentire ai turisti di raggiungere le nostre località sciistiche".

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