Cronache

Nozze fasulle per il permesso di soggiorno, arrestate 15 persone

Nel savonese 15 persone sono finite agli arresti per aver organizzato nozze finte per dare il permesso di soggiorno agli stranieri

Nozze fasulle per il permesso di soggiorno, arrestate 15 persone

Nel savonese è stata smantellata un’organizzazione specializzata in nozze finte, organizzate per far aver ottenere a cittadini stranieri il permesso di soggiorno.

La retata, come si legge sul Secolo XIX, ha portato all’arresto di 15 persone, una decina di italiani e cinque stranieri. Tra questi: 5 sono in carcere, mentre gli altri 10 sono ai domiciliari. Le accuse, a vario titolo, sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violazione della Bossi-Fini e induzione al falso ideologico. Le indagini sono estese anche ad altre regioni, tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Calabria. Gli organizzatori dei finti matrimoni trovavano anche i testimoni degli sposi (poi finiti tra gli arrestati) e si occupavano della pratica in Comune.

L’inchiesta è nata da una donna che risultava bigama dato che si era prestata due volte al “giochetto”. Sotto sequestro è finita anche un’agenzia di viaggi di Albenga che risultava coinvolta nella truffa. I presunti organizzatori arrestati sono tutti stranieri, eccetto un italiano. Le spose si trovano i domiciliari, mentre i mariti stranieri sono stati denunciati. Le nozze fasulle sono state celebrate a Varazze, Borghetto, Carcare, Cairo, altare e Dego.

Gli interessati non dovevano far altro che pagare (di norma del costo di 10/12 mila euro) e a tutto il resto pensavano gli «amici» in Italia. Nel ‘pacchetto’ era compreso il costo del viaggio, la sposa (compiacente), le pubblicazioni e addirittura la cerimonia del matrimonio civile con tanto di testimoni, amici, parenti (ovviamente finti) e persino il fotografo.

Tutto questo garantiva il regolare ingresso in Italia dell’aspirante sposo e consentiva allo straniero di ottenere il rilascio del permesso di soggiorno definitivo e perciò la libera circolazione non solo in Italia ma anche in tutta l’Unione europea.

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