Cronache

La nuova vita del Cilento: nozze indiane, feste "Folk e Bifolc", musica nei templi

La costa salernitana vuole attrarre un turismo di lusso, più internazionale. Da Paestum ad Acciaroli e Castellabate si moltiplicano le iniziative mondane, culturali e gastronomiche

La nuova vita del Cilento: nozze indiane, feste "Folk e Bifolc", musica nei templi

Lussuosi matrimoni indiani in stile Bollywood, feste mondane in ville e dimore storiche, suggestivi concerti tra i templi di Paestum, eleganti Bed & Breakfast e nuovi percorsi eno-gastronomici.

Il Cilento, sempre un po’ in ombra per la vicinanza della più famosa Costiera amalfitana, vive un momento di successo. E vuole fare il grande salto, puntando ad un turismo più alto, più colto e più internazionale di una volta. Quest’estate sono arrivati fino ad Agropoli i treni dell’alta velocità ed imprenditori e operatori dell’accoglienza sperano che finalmente si realizzi anche l’aeroporto, in programma da anni. «A giugno è arrivato il nuovo sindaco di Paestum-Capaccio, Franco Palumbo -racconta Antonietta Pagano, della famiglia di albergatori più importante della zona, che ha dato un tocco shabby chic al suo hotel Oleandri- e speriamo che mantenga le sue promesse elettorali, di una nuova attenzione per il rilancio turistico della zona. Sia le strutture che le bellezze del Cilento e la sua cucina possono attrarre un livello più alto e internazionale di ospiti. Se si realizzasse anche il progetto di un campo da golf, di cui si discute da anni, ci sarebbero nuove attrattive soprattutto per stranieri».

Ma la costa che chiude il golfo di Salerno è già stata scoperta da alcuni milionari indiani: uno di loro ha sposato una bella ragazza di Paestum e ha invitato alle nozze, in uno dei più prestigiosi alberghi del luogo, il fior fiore dell’alta società del suo Paese. Gli ospiti si sono innamorati del Cilento, con le sue antiche rovine e il suo mare cristallino e altri ricevimenti indiani di extra lusso sono seguiti nei saloni e nei parchi degli hotel a 5 stelle.Anche nelle dimore private questa settimana centrale di agosto si apre una serie di grandi feste.

Una delle più attese è quella di Silvana Augero, la «Madame Picasso» del programma tv «Chiambretti c’è». Appena tornata da Porto Rotondo, dove ha organizzato una sfilata di moda per la prestigiosa università svizzera del lusso Glion Institute for Higher Education, ha scelto il tema per la sua festa del 10 agosto, nella fortezza cinquecentesca di Cannicchio, vicino ad Acciaroli: «Folk e Bifolc». Ci sarà un centinaio di ospiti, compresi vip come Barbara Bouchet ed Elena Bonelli, e il menu sarà tutto di antiche ricette contadine del Cilento. Sono attesi amici da tutte le parti d’Italia anche per la festa elegante di Angela Riccio de Braud, che ha deciso di aprire un Bed & Braeakfast di lusso nella residenza storica di famiglia, arroccata nel borgo di Torchiara.

Questa promoter del Cilento organizza anche meeting culturali, artistici, medici ed estetici nel suo Borgo Riccio: in primavera, ad esempio, ha portato in Cilento, per dipingerne en plein air i paesaggi, 16 pittori americani, guidati da Walter Bartman.Il litorale che va da Paestum fino a Sapri e Palinuro ha la sua porta appunto nell’antica Poseidonia greca e il giovane direttore tedesco del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel ha dato negli ultimi anni un nuovo impulso. Archeologo e pianista quest’estate apre e illumina i templi dorici per concerti, spettacoli e visite serali. Attori come Monica Guerritore e Sebastiano Somma, musicisti come Lello Giulivo con la sua versione napoletana del tango, figurano nel cartellone della manifestazione «Musica ai Templi».

Oltre al delizioso porto di Acciaroli, dove si fermano yacht di lusso come quello di Leonardo Di Caprio diretti spesso alle isole Eolie, un’altra meta da non saltare è Castellabate. Questo antico borgo affacciato sul mare è diventato famoso pochi anni fa, dopo essere diventato il set del film «Benvenuti al Sud».

E ora i turisti si arrampicano per le stradine tortuose per andare a mangiare nella sua romantica piazzetta i piatti cilentini.

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