Cronache

Il nuovo Papa nero è venezuelano

Padre Arturo Sosa, venezuelano, è il nuovo "Papa nero" (capo dei Gesuiti). L'America Latina si conferma al centro della chiesa cattolica

Padre Arturo Sosa
Padre Arturo Sosa

Arturo Sosa, 68 anni, venezuelano, è il nuovo "Papa nero". Si tratta del 31° Superiore Generale della Compagnia di Gesù (l'ordine fondato da Ignazio di Loyola) e succede allo spagnolo padre Adolfo Nicolas. La sua elezione è avvenuta durante la 36^ riunione cui hanno partecipato 212 padri provenienti da 66 Paesi di tutti i continenti. Per l'elezione occorreva il 50% dei voti più uno, quindi la preferenza di almeno 107 padri. Papa Francesco (anche lui gesuita), è stato informato del risultato del voto telefonicamente.

Arturo Sosa è stato consultore del padre Generale, delegato generale per le case e le opere interprovinciali della Compagnia di Gesù a Roma. Ha conseguito un dottorato in scienze politiche presso l'Universidad Central de Venezuela. Parla spagnolo, italiano e inglese e comprende il francese. Ma quanti sono i Gesuiti nel mondo? In tutto 16.750. Tra questi, 12 mila sacerdoti, 1.300 religiosi laici, 2.700 seminaristi e 750 novizi. Nel corso degli ultimi 50 anni è stata registrata una diminuzione in Europa e Nord America, mentre la presenza dei Gesuiti è in forte aumento in Africa e soprattutto in Asia.

In attesa di conoscere il nome del Generale, padre Antonio Spadaro, direttore di "Civiltà Cattolica", aveva twittato l'identikit del successore di padre Adolfo Nicolas: "ll Generale che
cerchiamo non è #superman ma un uomo di #Dio che sa di essere un peccatore ma che sa anche andare avanti senza paura".

La scelta di padre Arturo Sosa è arrivata al termine di quattro giorni di "murmuratio", conversazioni informali per la raccolta di informazioni finalizzate all'elezione: ognuno dei 212 gesuiti elettori (a loro volta eletti dai confratelli di 66 Paesi) aveva "il permesso di chiedere a qualsiasi altro informazioni su altri membri della Compagnia che potrebbero essere adatti per il ruolo di Superiore Generale. "Questo meccanismo - si legge in una nota - elimina il pericolo di creare lobby: nessun gesuita può presentare qualcun altro a cui tiene, e tantomeno se stesso.

Tutto quello che un delegato può fare è cercare informazioni su un particolare gesuita".

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