Cronache

Omicidio Roma, "Femminuccia prendi gli stracci e poi pulisci il sangue a terra"

Le confessioni di Marco Prato rivelano e ridisegnano il ruolo del pr nell'omicidio di Luca Varani

Omicidio Roma, "Femminuccia prendi gli stracci e poi pulisci il sangue a terra"

Prato parla e racconta. È preciso e puntuale nella ricostruzione dei fatti, nonostante sia reduce da quello che gli investigatori ipotizzano sia un suicidio inscenato per incastare l'amico Manuel.

Ma quello che emerge dalle dichiarazioni, sono anche i dettagi della morte di Luca Varani. Prato accusa Foffo: "È stato lui a ucciderlo senza pietà mentre Luca si lamentava e chiedeva di non morire". Precedentemente però è Foffo ad aver dichiarato che a dare il copo di grazia alla vittima è stato Marco. I due si puntano il dito l'uno contro l'altro.

Il pr delle serate gay prosegue nel suo racconto: "Voleva che partecipassi all'omicidio. Io ho provato a stringere le mani intorno al collo della vittima, ma non ci sono riuscito, e allora Foffo gli ha tagliato le corde vocali per paura che gridasse. Avevo pietà per quel ragazzo, ho preso un piumino e l'ho coperto. Poi Manuel è sceso al piano di sotto dove abita la madre che era in casa. Era tutto sporco di sangue. Ha preso degli stracci e mi ha costretto a pulire. Mi trattava come una femminuccia. Io gay e lui che si dichiarava etero. Ho detto mi voglio ammazzare, questa cosa è atroce".

Prato cerca di apparire il più fragile. Un condizione che secondo quanto detto è dettata dalla sua sessualità. Infatti Manuel si è sempre dichiarato etero, nonostante i rapporti gay avuti con il complice. Dichiarazioni che vogliono spostare la lente d'ingrandiemento propro su Foffo.

Ma secondo gli investigatori il 29enne romano ha escogitato un piano per far cadere le accuse sull'amico fidato.

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