Cronache

Alghero, 19enne ucciso con un colpo di pistola. Beccato l'assassino

Alberto Melone è stato assassinato nell’appartamento dove viveva in affitto. Al momento della morte eran in casa con due coetanei. Proprio uno di loro sarebbe l'assassino

Alghero, 19enne ucciso con un colpo di pistola. Beccato l'assassino

Un terribile omicidio è avvenuto la scorsa notte in piazza del Teatro ad Alghero, in pieno centro storico. E il presunto assassino sarebbe già stato arrestato. A perdere la vita Alberto Melone di 18 anni. Il delitto è avvenuto intorno alle 21,30. A quell’ora la piazza era gremita di persone e diversi passanti hanno udito dei colpi di arma da fuoco provenire dal primo piano di un condominio. Ad avvertire carabinieri e polizia è stato un vicino di casa.

Quando i militari si sono presentati nell'appartamento, hanno trovato il ragazzo agonizzante sul pianerottolo del condominio. Una volta giunti i soccorsi del 118 per lui ormai non vi era più niente da fare, è morto poco dopo il loro arrivo. Da un primissimo esame sul corpo sembra che Alberto sia stato colpito al petto. In casa, al momento degli spari, vi erano altri due ragazzi, coetanei e amici della vittima. Sono stati in seguito portati in caserma per essere ascoltati e interrogati. All'inizio dell'interrogatorio avevano riferito ai carabinieri e alla polizia di aver sentito suonare il campanello di casa e che, una volta che Alberto è andato ad aprire, è stato immediatamente raggiunto da diversi colpi di pistola. L'assassino, secondo il racconto dei due giovani, sarebbe poi fuggito tra le vie del centro.

L'interrogatorio da parte del pm di Sassari, Mario Leo, è però proseguito e le sue domande, sempre più incalzanti, hanno alla fine fatto crollare uno dei due ragazzi, Lukas Saba. Il quale avrebbe ammesso di essere l'omicida e di aver cercato di depistare i carabinieri inventando la presenza di un terzo uomo. Ancora ignoto il movente di un omicidio così brutale. L'arma usata è regolarmente denunciata e non viene esclusa per il momento neanche l'ipotesi dell'incidente. Un colpo sarebbe infatti potuto partire erroneamente mentre i ragazzi stavano maneggiando la pistola.

Il padre del ragazzo è un noto commerciante della città che ieri, come tutte le sere, stava lavorando nel bar di famiglia, in via Mazzini.

I carabinieri lo hanno raggiunto sul posto di lavoro per informarlo su quanto accaduto e per accompagnarlo sul luogo della tragedia.

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