Cronache

Omicidio Corazzin, ora il Mostro del Circeo racconta tutta la verità

Il killer ha scritto una lettera facendo una precisa ricostruzione sulla sparizione della ragazza

Omicidio Corazzin, ora il Mostro del Circeo racconta tutta la verità

Angelo Izzo, il Mostro del Circeo, ha inviato alla rivista Giallo una lettera esclusiva nella quale scrive di essere a conoscenza dei particolari della sparizione, e dell’omicidio, di Rossella Corazzin.

"Eravamo una dozzina attorno a un tavolone, sprofondati nel buio. Tutti scalzi, indossavamo delle tuniche bianche con sopra cucita, in corrispondenza del cuore, una rosa rossa. L’unica flebile luce giallastra proveniva dalle centinaia di candele accese sul pavimento. Altre candele erano sul tavolo intorno al corpo nudo della ragazza, che era lì sdraiata priva di sensi. Era stata drogata". Inizia così la missiva di Izzo circa la vicenda della ragazza di San Vito al Tagliamento (Pordenone) scomparsa il 21 agosto del 1975 mentre si trovava in vacanza insieme con i genitori a Tai di Cadore, in provincia di Belluno.

Izzo responsabile dell'omicidio?

Izzo è recluso a Roma nel penitenziario di Velletri, dove deve scontare l’ergastolo per il rapimento, la tortura e l’omicidio – insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira – di Rosaria Lopez e (la superstite) Donatella Colasanti. Il Mostro del Circo saprebbe la verità sul misterioso caso, visto che negli ultimi anni si è reso protagonista di confessioni choc in merito alla vicenda. Tanto da essere indagato lui stesso per omicidio.

L’uomo sostiene che la Corazzin, rapita a Belluno, sia stata portata in un casolare a Riccione, prima di essere trasferita a Perugia, nella villa del medico perugino Francesco Narducci, il gastroenterologo sospettato di aver avuto un ruolo nei delitti del Mostro di Firenze, che massacrò otto coppie tra il 1968 e il 1985. Narducci fu ucciso proprio nel 1985, un mese dopo l’ultimo duplice delitto attribuito al killer: dalla sua morte gli omicidi sono sinistramente cessati. È stato lo stesso Izzo ad accostare Narducci al Mostro di Firenze.

Sta ora agli inquirenti stabilire se Izzo dica o meno la verità.

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