Cronache

Omicidio a Foggia, torna la guerra tra clan?

A cadere nel bar di una stazione di servizio Rodolfo Bruno considerato vicino a una delle famiglie della mafia dauna

Omicidio a Foggia, torna la guerra tra clan?

C'è lo spettro della guerra di mafia a Foggia dopo l'omicidio messo a segno ieri pomeriggio in un bar di una stazione di servizio sulla statale 673 alla periferia del capoluogo. A cadere sotto i colpi dei malviventi Rodolfo Bruno, 39 anni.

La vittima, già nota alle forze dell'ordine, era considerata vicina al clan Moretti-Pellegrino-Lanza, uno dei gruppi della "Società" (nome con cui si identifica la mafia foggiana) in guerra con i rivali di Sinesi-Francavilla (altro sodalizio di due famiglie mafiose). Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte della polizia, Bruno nel primo pomeriggio si trovava all'interno del bar e stava giocando ad un videogame quando sarebbero entrare tre persone che hanno sparato con un fucile e una pistola. Per l'uomo non c'è stato scampo, è morto sotto la pioggia di proiettili.

Bruno era stato scarcerato da meno di un anno. Nel 2016 è stato coinvolto in una inchiesta della polizia perchè accusato di far parte, con altre persone, di una organizzazione criminale che tentava di estorcere denaro ai danni dei titolari di un autoparco. Il padre di Rodolfo Bruno, Roberto è stato ucciso a Foggia il 28 novembre del 1990. Un fratello della vittima, Raffaele Bruno, è diventato un collaboratore di giustizia. Mentre un altro fratello, Giovanni di 25 anni fu ucciso il 12 luglio del 2002.

Gli agenti della squadra mobile di Foggia, che stanno indagando sull'omicidio, hanno eseguito due stub, l'esame che serve per verificare la presenza di polvere da sparo su corpo e indumenti. Gli stub, stando ad indiscrezioni, sarebbero stati effettuati a personaggi non legati al mondo della criminalità organizzata. Intanto secondo quanto emerso dalle indagini, come detto, tre sarebbero state le persone che, con il volto coperto, sono entrate nel bar, sparando con due fucili a pallettoni e una pistola. Hanno colpito Bruno mentre aveva le spalle alla porta di ingresso.

Gli investigatori hanno recuperato sul posto sei cartucce per fucili e dueproiettili per pistola. Sarà l'autopsia, che si svolgerà nelle prossime ore, a chiarire la dinamica dell'omicidio mentre le consulenze balistiche saranno utili anche per capire se le armi utilizzate nell'omicidio di Bruno siano state già utilizzate in altri fatti di sangue.

Sul fronte delle indagini la pista seguita è quella di un regolamento di conti all'interno della mafia foggiana.

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