Cronache

Omicidio Pordenone: spunta un altro movente

Uccisi il 17 marzo 2015, sembra finalmente esserci una svolta sul caso dell'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone

Omicidio Pordenone: spunta un altro movente

Uccisi il 17 marzo 2015, sembra finalmente esserci una svolta sul caso dell'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Indagato nel delitto dei fidanzati di Pordenone è Giuseppe Ruotolo, ex commilitone di Ragone. Anche se i motivi del movente restano misteriosi sembra spuntare la teoria di un amore clandestino. Secondo il settimanale "Giallo", Ruotolo sarebbe gay. A rivelarlo alcuni ex commilitoni. L'ipotesi è che ci fosse un amore non corrisposto nei confronti di Ragone che avrebbe portato a una folle gelosia scaturita nella tragedia. Si tratta solo di ipotesi, ma gli stessi inquirenti non si sentono di escludere nulla. Sul caso si aspetta da mesi ma che non arriva. La chiusura delle indagini sull’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone è lontana. e non sono esclusi altri colpi di scena. Per ora la sola certezza è il nome dell’unico indagato: Giosuè Ruotolo.

I pm che coordinano le indagini, Matteo Campagnaro e Pier Umberto Vallerin, sono andati in trasferta a Somma Vesuviana, il comune di Giosuè, per interrogare - come riporta il Gazzettino - una trentina di persone tra parenti e amici di Ruotolo, compreso il fratello che la sera del duplice omicidio era collegato, come Giosuè, al videogioco "League of legend".

La trasferta è stata definita proficua, come pure il lungo interrogatorio della fidanzata, durato quasi sei ore, che ha permesso agli inquirenti di conoscere più da vicino il mondo del giovane militare campano, le sue abitudini, la sua quotidianità in quella terra dove è nato e dove tornava non così spesso.

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