Cronache

Ora il Censis accusa gli italiani: "Hanno pregiudizi razzisti sui rom"

Il Censis accusa gli italiani: "Razzisti solo a parole, tranne che con i rom". Poi affonda: "Non si sentirebbero a proprio agio se avessero come collega una persona rom"

Ora il Censis accusa gli italiani: "Hanno pregiudizi razzisti sui rom"

Il Censi accusa gli italiani. "Sono razzisti solo a parole - è il succo del 49° rapporto annuale - tranne che nei riguardi dei rom verso i quali i pregiudizi sono duri a morire". Dal report tracciato dal Censis, che fotografa la situazione sociale del Paese, emerge che a mettere a rischio il rapporto con gli immigrati è soprattutto la crescita delle insicurezze. Sicuramente l'invasione di immigrati, che si sono riversati sulle nostre coste, e il crescente numero di attentati di matrice islamica non hanno certo contribuito a distendere il clima. Né tantomeno lo ha fatto il ripetersi di efferati crimini messi a segno dai nomadi.

"Messaggi e linguaggi chiaramente razzisti - sostiene il Censis - si innescano in un humus fatto di incertezza, preoccupazione, sbarchi non programmati, scandali relativi all’impiego di soldi pubblici, provocando un irrigidimento dei rapporti tra le diverse etnie e un aumento delle forme di discriminazione, inficiando così il processo di integrazione". Dal rapporto di quest'anno, sembrerebbe proprio che la discriminazione etnica stia crescendo in tutto il Vecchio Continenti. Secondo il report del Censis, infatti, il 64% dei cittadini dell'Unione europea ritiene che la discriminazione sia diffusa nel proprio Paese. Il dato sale al 73% tra gli italiani. Dati, appunto, in crescita rispetto a quelli del 2012, quando era il 56% degli europei a percepire la presenza di forme di discriminazione etnica nel proprio Paese e il 61% degli italiani. Ma per i nostri connazionali, quando si passa a esempi concreti, i giudizi negativi sugli immigrati sembrano in parte cadere, tranne che nei confronti delle persone di etnia rom.

La maggior parte dei cittadini europei (71%) e italiani (69%) dichiara che si sentirebbe a suo agio se una persona di origine etnica diversa da quella della maggior parte della popolazione ricoprisse la carica politica più alta nel proprio Paese. E solo una minoranza di italiani dichiara che si sentirebbe a disagio se avesse un collega di lavoro appartenente a un altro gruppo etnico, di colore (14%) o di origini asiatiche (14%). Barriere e muri, invece, non cadono quando si propone una persona di etnia rom. Su questo gli italiani dichiarano nel 43% dei casi che non si sentirebbero a proprio agio se avessero come collega una persona rom.

Quelli che il Censis bolla come "pregiudizi" molto spesso sono giudizi negativi sedimentati nel tempo a causa dei continui soprusi messi a segno dai delinquenti che, sempre più spesso, sono immigrati o rom.

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