Cronache

Ora nasce l'asse Malta-Italia per fermare i clandestini

Il Viminale in contatto con Malta dopo l'arresto dei dirottatori del mercantile. Strategia comune contro gli scafisti

Ora nasce l'asse Malta-Italia per fermare i clandestini

Il caso del mercantile Elhiblu1 dirottato e poi scortato dalla marina maltese a La Valletta potrebbe far nascere un asse Italia-Malta per contrastare l'immigrazione clandestina. Negli ultimi mesi Roma e La Valletta si sono scontrate parecchio e con toni duri per i ricollocamenti dei migranti che ora sbarcavano in Italia, ora a Malta. Adesso a qunato pare i due governi avrebbero intenzione di far blocco comune contro le traversate dei migranti che partono dalla Libia e che vengono poi condotti dalle navi delle ong sulle coste dell'Europa. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini aveva subito messo le cose in chiaro chiudendo i porti. Poi il blitz di questa mattina della polizia maltese a bordo del mercantile che ha portato all'arresto di tre persone, i dirottatori della nave. Salvini subito dopo l'operazione ha voluto mandare un messaggio chiaro a La Valletta: "Bene l'intervento militare di Malta. È la dimostrazione che l'immigrazione è gestita da criminali e va bloccata con ogni mezzo lecito necessario".

Adesso il Viminale potrebbe stringere un accordo con lo stesso governo maltese per bloccare in mare le imbarcazioni cariche di migranti che fanno rotta proprio sull'Europa. Secondo fonti del Viminale ci sarebbero stati contatti formali tra lo stesso ministero degli Interni e il governo di Malta proprio per la gestione della crisi del mercantile dirottato. L'ambasciatore maltese sarebbe stato ricevuto al Viminale. Dall'incontro sarebbe nata l'occasione per aprire una nuova fase di collaborazione tra i due Paesi. "A breve verranno elaborate proposte concrete per intervenire contro l’immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani nel Mediterraneo", hanno fatto sapere sempre fonti del Viminale.

Dunque tra Roma e La Valletta potrebbe nascere un asse importante per fermare, una volta per tutte, il traffico di essere umani che parte dalle coste della Libia.

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