Cronache

Ora il Papa fa dimettere un sacerdote con la famiglia a carico

Papa Francesco ha fatto dimettere un sacerdote indiano accusato di spendere fondi diocesani per sua moglie e per suo figlio

Ora il Papa fa dimettere un sacerdote con la famiglia a carico

Papa Francesco ha in qualche modo chiesto e ottenuto le dimissioni di un sacerdote indiano. Il motivo è quantomeno inconsueto. L'ecclesiastico incaricato a Cuddapah è finito in mezzo a una bufera perché avrebbe utilizzato soldi appartenenti alla sua diocesi per un sostegno economico destinato alla sua famiglia. Il don, insomma, avrebbe dato ausilio alle necessità pratiche di una moglie e di un figlio.

A riportare la notizia, tra gli altri, è stato il Messaggero. La norma consuetudinaria prevede la consegna delle dimissioni al compimento dei 75 anni di età. Si tende a derogare, ma il Papa è stato sempre chiaro, interpretando in maniera restrittiva un'usanza che vuole mantenere. Ma il prete in questione è stato 'dimissionato' prima. La Chiesa cattolica si sta interrogando sulla bontà di estendere alcune funzioni sacerdotali ai "viri probati", cioè a quegli uomini di chiara fede, che hanno tuttavia contratto un matrimonio durante la loro esistenza.

La questione verrà affrontata con il prossimo Sinodo dei vescovi, che si terrà in Amazzonia il prossimo anno. In quella circostanza, i padri sinodali potrebbero adottare una decisione dal tenore storico. Il caso dell'ecclesiastico indiano, quindi, sta facendo discutere anche in funzione di questa possibile svolta. Sullo sfondo di questa vicenda, però, ci sarebbe un'indagine che riguarda soprattutto quella che sembrerebbe una sorta di appropriazione indebita.

Stando sempre a quanto riportato sul quotidiano citato, il prete sarebbe pure accusato di corruzione. Bergoglio, intanto, ha fatto sì che il consacrato presentasse le dimissioni. Il pontefice argentino, nel corso di questi mesi, ha accettato molte rinunce. Dalle parti del Vaticano sembrano intenzionati a fare pulizia su tutti i fronti.

Del resto Francesco lo aveva chiarito poco dopo l'emersione del caso riguardante l'ex cardinal McCarrick: gli scandali, a qualunque tipologia appartengano, non saranno più tollerati.

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