Cronache

Osttirol: monti e laghi incantati con i colori d'altri tempi

È una terra scolpita dalle Dolomiti, ricamata con fiumi e fiori alpini, dove vivere le bellezze del paesaggio. E i piaceri della buona tavola

Osttirol: monti e laghi incantati con i colori d'altri tempi

C'è un lembo speciale d'Austria, dove le Dolomiti a sud sono lame verticali riflettenti la luce, e a nord la catena degli Alti Tauri svela le oltre duecento montagne che superano i 3000 m dominate dai quasi 4000 del Glossglockner. Da scrigno, il Parco nazionale, 1800 kmq venati da ruscelli e laghi, cascate e malghe, altopiani e ghiacciai, specie viventi come il prezioso pino mugo, le aquile reali, le marmotte e l'inconfondibile - per via dei bargigli piumati - avvoltoio barbuto, salvato dall'estinzione.

L'Osttirol, a due passi dal confine con l'Italia, è come un caleidoscopio: comunque lo giri, trovi spunti, colori, profumi, tradizioni. Lienz, tra i fiumi Isel e Drava, ne è l'osservatorio privilegiato. Dalla Hauptpl. - case a portici e il castello di Liebburg con torri a bulbo - si passeggia fino al trecentesco convento francescano, volte stellate e resti di affreschi. Nel chiostro, in una delle lunette dipinte, è ritratto il monaco Alberto da Trapani.

Nella strada a fianco, prima di un ponte in acciaio che solca la tumultuosa Isel, la Torre e la cinta difensiva del '300. In Rosengasse al n. 15, Krismer vende colorati dirndl e tracht, abiti tradizionali femminili; al n. 10 una coltelleria e un cappellaio storici. La Messinggasse, con l'edicola religiosa del 1609, penetra il quartiere antico, dove si tiene ogni venerdì pomeriggio e sabato fino alle 12.30 il mercato alimentare più ricco della regione. Bancarelle allineate espongono pani speziati e non, prosciutti di selvaggina affumicati, salsicce, formaggi, sciroppi di mirtillo… Al n. 4 di Messinggasse Rudi Duregger nella sua plurisecolare fucina da maniscalco vende oggetti in ferro battuto.

Messinggasse era la via del mercato anche sotto i Conti di Gorizia, signori di Lienz fino a tutto il '500, ai quali si deve lo Schlossbruck, castello poderoso di fine '200: fino al 26 ottobre la mostra «Danza macabra» del celebrato pittore Albin Egger-Lienz (museum-schlossbruck.at). Fuori città, il sito archeologico Aguntum, città fondata dall'imperatore Claudio.

Si dorme in una dimora storica d'atmosfera, l'Hotel Strasserwirt a Strassen (strasserwirt.com, doppia con colazione da 46 euro cad.), le cui fondamenta risalgono al 500 d.C., come testimoniano i reperti esposti, mentre la più vecchia delle stube porta la data 1744, quando era già una locanda. La famiglia Bachmann l'ha ristrutturata con cura. Il ristorante è nella guida Gault & Millau (chef, Werner Gander): fantastici gli Schlipfkrapfen, ravioloni con patate al burro fuso e formaggi, e i Topfenschmarrn, frittata dolce a tocchetti con ricotta e albicocche.

E poi 28 camere diverse, la spa, il giardino da vivere. Facile da qui visitare a Thal il Vitalpinum, un giardino di 5.000 mq con un percorso che mette in azione tutti i sensi, tra erbe profumate e ruscelli. Primo attore, il pino mugo, specie autoctona protetta, le cui qualità benefiche sono note da secoli: i Brueder - Unterweger, alla quarta generazione, furono i primi, nel 1886, a distillarlo. Il lungo processo è esposto in ogni fase. Poi si va al giardino-serra, alla baita delle erbe e alla fontana «danzante». Si esce riconciliati col mondo (www.vitalpinum.com).

Un lago incantato? Il Tristachersee, acque verdi, conifere, anatre, trote, barche, un hotel in stile, Das Parkhotel della famiglia Kreuzer (parkhotel-tristachersee.at), e il suo ristorante con veranda, entrambi affacciati sull'acqua. Lo chef Christian Hofer propone carpaccio di cervo, sogliola impanata, torta di cioccolato, fragola e rabarbaro (conto, 30 euro). Appena dopo Lienz, ecco Doelsach, colline a frutteti e la casa - da 400 anni - dei Kuenz, sinonimo di distillati d'eccellenza (kuenz-schnaps.at). Martina Kuenz, nel suo abito tradizionale, invita a centellinare acqueviti e liquori, circa 40 (500 ml, da 21 a 57 euro). Il marchio protetto per il distillato dell'Osttirol è il Pregler, da mele e pere locali, ottimo con formaggi e salumi. E poi l'acquavite di mela barricata, di cirmolo, di sorbo, di ginepro … da servire in un piccolo calice, alto e panciuto, a 18°C.

Romantica la gita in carrozza - col cocchiere Gottfried e il cavallo Franco - lungo le rive della Drava, mentre anatroccoli curiosi e amichevoli mucche pezzate osservano con aria da bon vivant.

Informazioni: www.tirolo.com, www.osttirol.

com.

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