Cronache

P.A., la Consulta boccia la Madia: "La riforma è illegittima"

Dopo il ricorso del Veneto, stop alla riforma della Pubblica Amministrazione. I sindacati esultano. Renzi: "Paese bloccato"

P.A., la Consulta boccia la Madia: "La riforma è illegittima"

La riforma Madia è illegittima nelle parti in cui prevede che l'attuazione attraverso i decreti legislativi possa avvenire dopo aver acquisito il solo parere della Conferenza Stato-Regioni. È quanto prevede una sentenza della Consulta che si è espressa dopo un ricorso della Regione Veneto. Serve, invece, un'intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni per potere procedere con i decreti attuativi della riforma. A questo punto, sono illegittimi anche i decreti approvati ieri in via definitiva dal Cdm. Una batosta per il governo che dovrà rivedere il piano per i dipendenti della pubblica amministrazione.

E a commentare la bocciatura da parte della Consulta è il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta: "La Corte costituzionale ha seppellito la riforma Madia: con la sentenza di oggi, a seguito di un ricorso della Regione Veneto, la Consulta ha infatti stabilito l’incostituzionalità di quattro articoli della legge delega", afferma Brunetta. E ancora: "In particolare", prosegue il comunicato, "la Suprema Corte ha dichiarato l’illegittimità degli articoli 11, 17, 18 e 19 della legge 124 del 2015, nella parte in cui prevede che i decreti legislativi attuativi siano adottati previa acquisizione del parere reso in sede di Conferenza unificata, anzichè previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. In pratica la procedura seguita dai decreti Madia è sbagliata. Alcuni decreti sono stati già emanati (società partecipate e servizi pubblici locali), mentre quello più discusso della dirigenza dovrebbe essere promulgato domani, altrimenti la delega scade. Che fa ora il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella? Firma un decreto legislativo con una legge delega dichiarata incostituzionale? Sottotitolo a questa ennesima triste vicenda: riforma Madia fallita, fallito Matteo Renzi".

"Siccome non c'è l'intesa con le regioni, noi avevamo chiesto un parere, per la Corte costituzionale il decreto sulla Pubblica Amministrazione è illegittimo.

E poi mi dicono che non devono cambiare le regole del Titolo V: siamo circondati da una burocrazia opprimente, questo dimostra che siamo un Paese bloccato", ha tuonato il presidente del consiglio Matteo Renzi, a Vicenza per una iniziativa a sostegno del Sì.

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