Padova, il sindaco rimpatria i primi due immigrati romeni
3 Gennaio 2015 - 11:30Massimo Bitonci dà il via al piano di rimpatri: "Qui non c'è lavoro, non ce la fanno nemmeno i nostri concittadini. Spesso dall'estero arrivano persone oneste ma male informate"
Detto fatto. Il sindaco di Padova Massimo Bitonci aveva annunciato la creazione di un "Fondo per il rimpatrio degli stranieri" disposti ad abbandonare immobili pubblici o privati occupati abusivamente e ora quel progetto è realtà.
A dimostrarlo sono due biglietti per la Romania, i primi pagati con le risorse del Fondo. La notizia la ha data lo stesso Bitonci dal proprio profilo Facebook, in un post in cui spiega come i primi due rimpatri riguardino una coppia di coniugi romeni giunti a Padova nel novembre scorso, dove occupavano i locali dell'ex Foro Boario.
"Si tratta di due giovani sulla trentina, provenienti dal sud della Romania - spiega il primo cittadino - Con una coppia di amici, avevano lasciato la loro casa per venire in Italia e svolgere lavori occasionali. Giunti a Padova, dopo pochi giorni avrebbero esaurito il denaro a loro disposizione e sarebbero finiti, secondo quanto hanno raccontato, in mezzo ad una strada, con l'impossibilità, vista la crisi economica, di trovare un lavoro."
La loro è, secondo Bitonci, una storia "esemplificativa": "molti rumeni sono convinti che l'Italia sia il Bengodi e che qui sia possibile trovare lavoro e guadagnare rapidamente. Persone oneste, ma male informate, che dopo pochi giorni dall'arrivo, sperimentano l'incontro sconvolgente con la realtà."
La responsabilità è dell'Europa, attacca il sindaco. Le istituzioni dell'Unione dovrebbero farsi carico di spiegare "che l'Italia non è l'America e che il lavoro qui manca anche per i nostri".