Cronache

"Papà ti ha picchiata, ero sveglia", ma il tema "non interessa a nessuno"

La donna, ex moglie dell’ex sindaco di un comune della provincia bresciana, ha denunciato l'accaduto. Teme ritorsioni e non si sente tutelata: "Mi sento in galera"

"Papà ti ha picchiata, ero sveglia", ma il tema "non interessa a nessuno"

"Avrei tante cose da dirti...sei stupenda. Quando il papà se n’è andato di casa abbiamo sofferto. Lui ti ha picchiata e io ho visto la scena perché ero sveglia. Mi hai portata in camera tua, hai chiuso a chiave la porta e mi hai abbracciato. Lui ha perso la donna migliore che esista". Inizia così il tema scritto da una ragazzina di 12 anni e consegnato alla sua insegnante in occasione della festa della mamma dello scorso maggio.

"Da quando ci ha lasciato la nostra vita è migliore, e io sto molto meglio senza di lui", si legge ancora nell'elaborato, finito nelle mani della questura e agli atti di un'articolata battaglia legale. Ma questo tema "sembra non interessare a nessuno", ha denunciato la mamma della 12enne al Corriere: né al giudice civile né alla procura.

La violenza

La donna, ex moglie dell’ex sindaco di un comune della provincia bresciana, nel giugno del 2015 ha denunciato il marito "per maltrattamenti". E lo ha fatto anche tempo dopo quando, secondo la testimonianza della signora, "ha cercato di investirmi con l’auto fuori casa".

Il pubblico ministero, ha spiegato la donna, "nel 2017 mi risulta abbia chiuso le indagini. Ma poi? Sono passati tre anni e ad oggi non sappiamo nulla". La donna ha chiesto e ottenuto dal questore un ammonimento nei confronti dell’ex, con divieto di avvicinamento: "Ma è carta straccia. Alla fine, tutto questo mi si è semplicemente rivoltato contro: con lui e nella pratica di separazione", ha denunciato.

I racconti delle figlie

"Papà continua a girare avanti e indietro fuori di casa in auto. Mamma chiudiamoci dentro per favore". La donna ha riportato così le parole delle sue due bambine. Alla figlia più grande il papà avrebbe anche detto: "Non ho mai odiato nessuno come odio lei. Quando mamma morirà, e non di morte naturale, noi faremo una grande festa".

Da anni gli episodi di violenza sono finiti, "ma adesso sono spaventata - ha continuato la donna -. Temo che qualcosa la farà. Non mi sento tutelata. Io mi sento in galera, ma mi ci ha messo lo Stato. Sono costantemente sotto ricatto, e i giudici sanno tutto. Non considerano i redditi di lui, che si dichiara nullatenente e gira con un’auto di lusso, non convocano le bambine. Sbagliano nomi, giorni.

E quel tema, dicono, non interessa".

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