Cronache

Papa Francesco tuona: "Potere e denaro illusioni che schiavizzano"

Papa Francesco ribadisce ancora una volta le pericolosità dell'idolatria. "No", poi, a una religione "fai-da-te" che ponga al centro se stessi. Al termine dell'udienza, Bergoglio ha voluto ricordare la figura di Edith Stein, chiedendole di custodire e proteggere l'Europa dal cielo

Papa Francesco tuona: "Potere e denaro illusioni che schiavizzano"

Papa Francesco contro gli inganni della modernità. "Successo, potere e denaro sono i grandi idoli, sono le tentazioni di sempre: il vitello d'oro è il simbolo di tutti i desideri che danno l'illusione della libertà e invece schiavizzano". Il pontefice argentino si è voluto soffermare su questo concetto durante l'udienza generale svoltasi oggi nell'aula Paolo IV, in Vaticano, davanti a settemila persone.

L'ex arcivescovo di Buenos Aires aveva già affrontato il tema in questione quando, all'inizio del mese, aveva invitato a buttare il proprio smartphone nel caso avesse rappresentato, appunto, un idolo. Per Bergoglio "tutto nasce dall'incapacità di confidare soprattutto in Dio, di riporre in lui le nostre sicurezze, di lasciare che sia lui a dare vera profondità ai desideri del nostro cuore". Senza una fede piena, insomma, l'uomo sarebbe più esposto all'adorazione dei falsi idoli. "Questo - ha sottolineato il vescovo di Roma - permette di sostenere anche la debolezza, l'incertezza e la precarietà. Senza primato di Dio - ha ribadito Bergoglio - si cade facilmente nell'idolatria e ci si accontenta di misere rassicurazioni".

Parlando a braccio, Papa Francesco ha ammonito i fedeli attraverso la citazione di un episodio biblico. "Cosa è il deserto? - ha chiesto ai presenti ricordando l'Esodo - . "E' un luogo dove regnano la precarietà e l'insicurezza, dove mancano acqua, cibo e riparo. Il deserto - ha specificato - è un'immagine della vita umana, la cui condizione è incerta e non possiede garanzie inviolabili". E proprio nel deserto si innescherebbe quel meccanismo in grado di assecondare l'idolatria: "Mosè tardava a scendere dal montè. Manca il punto di riferimento, la guida rassicurante, e ciò diventa insostenibile. Allora il popolo chiede un dio visibile per potersi identificare e orientare. Dicono ad Aronne: 'Fà per noi un dio che cammini alla nostra testa!'". Il grande progetto di Dio consisterebbe nel liberarci dall'Egitto insito nell'uomo.

Nel corso della mattinata, però, è stato toccato anche l'argomento della "religione fai da te". Proprio ieri, attraverso la pubblicazione di questa inchiesta de La Stampa, era emerso come la metà degli italiani praticasse una confessione "sganciata dalle fedi organizzate": "La natura umana per sfuggire alla precarietà, cerca una religione fai-da-te", ha chiosato l'argentino. E ancora: "Se Dio non si fa vedere, ci facciamo un dio su misura". "No", quindi, a una religione strutturata per divenire "un pretesto per porre se stessi al centro della realtà, nell’adorazione dell’opera delle proprie mani".

Il Papa, al termine dell'udienza, ha ricordato la figura di Edith Stein, morta nel campo di concentramento di Auschwitz nel 1942 e oggi Santa patrona del vecchio contienente: "Preghi e custodisca l'Europa dal cielo", ha concluso.

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