Cronache

Papa Francesco: "L'eutanasia non è una scelta di civiltà"

Papa Francesco contro l'eutanasia. Nell'incontro di oggi con la Congregazione per la dottrina della fede, Bergoglio ha chiarito la sua posizione in merito

Papa Francesco: "L'eutanasia non è una scelta di civiltà"

Papa Francesco ha smentito qualunque apertura dottrinale sul delicato e dibattuto tema dell'eutanasia. "Il processo di secolarizzazione - ha dichiarato oggi il pontefice alla congregazione per la dottrina della fede - assolutizzando i concetti di autodeterminazione e di autonomia, ha comportato in molti Paesi una crescita della richiesta di eutanasia come affermazione ideologica della volontà di potenza dell'uomo sulla vita. Ciò ha portato anche a considerare la volontaria interruzione dell'esistenza umana come una scelta di 'civiltà". E ancora, ha aggiunto Bergoglio: "È chiaro che laddove la vita vale non per la sua dignità, ma per la sua efficienza e per la sua produttività, tutto ciò diventa possibile. In questo scenario occorre ribadire che la vita umana, dal concepimento fino alla sua fine naturale, possiede una dignità che la rende intangibile". L'eutanasia, insomma, non può rappresentare in nessun caso una "scelta di civiltà" secondo il pontefice argentino. Questo intervento del Papa assume particolare rilevanza, date le critiche che erano state sollevate successivamente a un altro intervento del Papa sull'argomento, lo stesso che ad alcuni era sembrato "aperturista" nei confronti del testamento biologico.

"È moralmente lecito rinunciare all'applicazione di mezzi terapeutici, o sospenderli, - aveva evidenziato Papa Francesco lo scorso sedici novembre - quando il loro impiego non corrisponde a quel criterio etico e umanistico che verrà in seguito definito proporzionalità delle cure, serve un supplemento di saggezza, perché oggi è più insidiosa la tentazione di insistere con trattamenti che producono potenti effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale della persona". In quei giorni era in discussione la legge sulle DAT e questa presa di posizione di Bergoglio era stata interpretata come un lasciapassare a quel provvedimento. La contrarietà all'accanimento terapeutico, insomma, non rappresenterebbe un tentativo nascosto di iniziare a ragionare sulla bontà dell'eutanasia. Il compito della Chiesa - ha chiosato oggi Francesco - "assume un volto eminentemente pastorale: autentici pastori sono coloro che non abbandonano l'uomo a sé stesso, né lo lasciano in preda del suo disorientamento e dei suoi errori, ma con verità e misericordia lo riportano a ritrovare il suo volto autentico nel bene".

L'eutanasia, in definitiva, è propagandata da una certa mentalità contemporanea, ma per il pontefice va aspramente combattuta: non è la soluzione al "dolore" e alla "sofferenza".

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