Cronache

Il Papa sulla crisi: "Chiesa è barca investita da venti violenti"

Il Papa, durante l'udienza di stamattina, ha detto che la Chiesa è "una barca investita da venti contrari e violenti". La colpa, per il pontefice, è ascrivibile ad alcuni ecclesiastici e ai loro comportamenti. Nel luglio del 2017 era stato Joseph Ratzinger a parlare della Chiesa come di una imbarcazione in difficoltà

Il Papa sulla crisi: "Chiesa è barca investita da venti violenti"

"Viviamo in un contesto in cui la barca della Chiesa è investita da venti contrari e violenti, a causa specialmente delle gravi colpe commesse da alcuni dei suoi membri". A pronunciarsi attraverso queste parole, sull'attuale crisi vissuta dalle istituzioni ecclesiastiche, è stato Papa Francesco, durante l'udienza di questa mattina, quella in cui ha ricevuto dei fedeli provenienti da una diocesi francese.

Il pontefice argentino non si è mai risparmiato. Solo poche settimane fa, in Irlanda, aveva posto l'accento sul fallimento dell'autorità ecclesiale. Per il Santo Padre non c'è nulla da nascondere. Anzi: il papa ha convocato una riunione straordinaria per parlare di prevenzione degli abusi ai danni di minori e di adulti vulnerabili. L'appuntamento, al quale presenzieranno gli episcopati di tutto il mondo, è stato fissato in agenda per il prossimo febbraio. Segno di come Bergoglio voglia provare a mettere la parola "fine" a quella "tragedia nazionale", così come l'hanno definita gli australiani, che pare compromettere sempre di più la credibilità degli ecclesiastici: gli scandali legati alla pedofilia e alla efebofilia. Il pontefice argentino, nel corso di queste settimane, ha 'scardinalato' Theodore McCarrick, ha 'spretato' Karadima e ha accolto la rinuncia di alcuni vescovi cileni. La "linea dura", quella che era stata inaugurata da Joseph Ratzinger, continua a "mietere vittime": sempre più consacrati, tra quelli ritenuti responsabili di abusi e/ o di "comportamenti inappropriati", sono costretti ad abbandonare o a rinunciare al loro stato clericale.

Non è la prima volta che l'espressione "barca" viene associata alle difficoltà vissute dalla Chiesa. Nel luglio del 2017 era stato il papa emerito a lanciare un monito sul fatto l'imbarcazione di Pietro si fosse quasi capovolta: "Ma la cosa che più mi ha commosso - aveva scritto Benedetto XVI per il funerale del cardinale Meisner - è che ha vissuto in questo ultimo periodo della sua vita…sempre di più la certezza profonda che il Signore non abbandona la sua Chiesa, anche se a volte la barca si è riempita fino quasi a capovolgersi…". Quelle parole avevano suscitato una serie di polemiche tra alcuni vaticanisti. Specie perché Meisner figurava nella lista dei quattro cardinali sottoscrittori dei "dubia" su Amoris Laetitia. Qualcuno aveva ritenuto possibile che Ratzinger si riferisse ai presunti effetti derivanti dai primi anni di pontificato di Francesco. È abbastanza improbabile, in realtà, che teologo tedesco volesse alludere al suo successore e a quella, sempre presunta, "svolta dottrinale".

Ora sappiamo, però, che anche Papa Francesco sostiene, in qualche modo, che la "barca" sia interessata da una bufera o almeno da un accenno di essa. La colpa delle problematicità nautiche è ascrivibile tuttavia ai comportamenti di alcuni "membri". Ma "guardare le ferite della nostra Chiesa" - ha voluto ribadire Bergoglio, come riportato da AciStampa - è necessario "per andare fino a Gesù Cristo. Lui solo - ha proseguito - può guarirci permettendoci di ripartire da Lui e di trovare, con Lui e in Lui, i mezzi concreti per proporre la sua vita a tutti, in un contesto di povertà e di carenza".

Lo "sguardo fisso su Gesù Cristo" è l'atto pratico individuato dal Santo Padre per far sì che la "barca" non finisca per essere travolta dai venti contrari.

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