Cronache

Parla la ragazza stuprata da due magrebini: "Non vedevo l'ora che finissero"

Parla la ragazza stuprata in spiaggia da due marocchini: "Non vedevo l'ora che finisse tutto, volevo solo che finissero di torurarmi"

Parla la ragazza stuprata da due magrebini: "Non vedevo l'ora che finissero"

"È stato un incubo. Non vedevo l’ora che finisse tutto, volevo solo che anche loro finissero di torturarmi". La giovane macchinista di treni, stuprata sulla spiaggia di Santa Teresa da due nordafricani, rivive l'incubo raccontando ai carabinieri della compagnia Salerno le violenze subite. I due marocchini si sono comprati due birre e hanno brindato stuprando la ragazza. Una violenza inaudita che va ad aggiungersi all'interminabile scia di crimini messi a segno dagli immigrati nel nostro Paese.

Poche ore dopo essere stata violentata, la giovane è stata portata al commissariato per denunciare i due stupratori. È ancora scossa. Gli amici sono accorsi per darle coraggio e sostenerla in un momento difficile. Davanti ai poliziotti non riesce a raccontare molto, non riesce a esternare il dolore e la rabbia che cova nel cuore. Eppure nella sua mente continua a rivivere quegli interminabili minuti di violenza. Erano circa le due di notte quando lo stupro è stato consumato. La ragazza stava ripassando gli appunti per l'esame che avrebbe dovuto sostenere il giorno successivo. Si è seduta su una panchina per fumare una sigaretta. I due uomini le si sono seduti vicino. Le hanno chiesto 50 euro. Poi mentre uno dei due marocchini è andato a comprare le birre, l'altro controllava che non scappasse. Quando ci ha provata, l'hanno bloccata, le hanno abbassato i pantaloni e l'hanno violentata.

"Soffriva di insonnia da giorni - raccontano gli amici - era preoccupata per il concorso che doveva sostenere". Avrebbe dovuto sostenere il concorso interno all'azienda, per la quale lavora, il giorno dopo lo stupro. Ovviamente non si è presentata in aula per sostenere la prova. Adesso è in malattia. Sta cercando di riprendersi dalle violenze subito.

Nella speranza che i due marocchini paghino per quello che le hanno fatto.

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