Bruxelles sotto attacco

Parlano i testimoni italiani: "La scena è stata terribile"

Attentato a Bruxelles, le prime testimonianze degli italiani sopravvissuti: "Sono stata tanto fortunata"

Parlano i testimoni italiani: "La scena è stata terribile"

Dopo i terribili attentati che hanno colpito la "capitale" d'Europa, emergono le prime testimonianze degli italiani presenti nel momento degli attacchi.

"E' andata bene sono stata fortunata: poteva andare veramente male. Anche perchè l'orario era quello per l'ingresso in ufficio quando è esplosa la bomba nella metropolitana e l'altra per fortuna è stata disinnescata": Paola Simone si trova al sicuro nel suo ufficio all'interno della sede operativa della Regione Umbria a Bruxelles. È tempestata di telefonate da amici e da colleghi della Regione Umbria. Risponde a tutti ma dalla voce si percepisce una paura senza fine. "Le bombe sono state messe proprio lungo il tragitto della metropolitana che facciamo sempre per raggiungere il nostro ufficio. La prima esplosa alla fermata Maelbeek e l'altra era destinata proprio nella zona dove si esce per raggiungere gli uffici della Ue e del Comitato per le Regioni di Europea. Io sono arrivata poco prima che ci fosse il finimondo", ha poi aggiunto Paola.

"Ero sulla metro per andare, come ogni mattina, al lavoro, e sono sceso proprio alla fermata di Maelbeek, pochi minuti prima dell'esplosione. Dopo poco, la scena che mi si è presentata è stata terribile. L'occidentalissima Bruxelles, la capitale d'Europa, sembrava trasformata in uno di quei mercati arabi dopo lo scoppio di una bomba, quelli che purtroppo siamo abituati a vedere in tv e che ci sembrano tanto lontani da noi: corpi per terra con lenzuoli bianchi sopra, gente che piangeva e si disperava, visi coperti di sangue". È il racconto di un testimone italiano, funzionario della Commissione Europea.

"Inutile negare che mi è andata bene, sarebbero bastati pochi minuti in più, un treno della metro preso qualche minuto più tardi...", aggiunge. "Così come è inutile negare che l'aria qui a Bruxelles sia tesa, nessuno ne parla ma tutti pensano che possa succedere qualcosa da un momento all'altro. Io stesso - conclude - dopo quello che è accaduto stamattina, ho pensato che mentre tutti sono concentrati sull'aeroporto e le fermate della metro di Maelbeek e Schumann, potrebbe scoppiare un'altra bomba in qualunque altra parte della città. Nonostante questo - conclude - continuerò a prendere la metropolitana, anche perchè non ho alternative.

Insomma cerchiamo di non cambiare le nostre abitudini anche se, sempre più spesso, gli eventi ci costringono a farlo".

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