Pass disabili mai restituiti dopo i decessi: ne mancano 200mila

Una fotografia sconcertante quella fatta dal comando della Polizia municipale di Verona che ha detto di come nel comune manchino all'appello 1738 pass disabili mai rientrati nonostante i decessi

"Grazie ai nuovi controlli con il sistema elettronico Giano abbiamo azzerato le denunce per uso di atto falso guarda che presentazione del documento, ma c'è ancora molto da fare per sanare questo mondo di illeciti", ha spiegato il comandante della municipale di Verona Luigi Altamura che dopo aver fatto partire un'operazione chiamata "Senza Ritegno 2, Abusi sull'utilizzo di pass disabili" sono stati scovati ben 727 violazioni su 6.016 tagliandi controllati.

Ma che cosa si ottiene girando con questo permesso? Lo Stato ha fatto di tutto per garantire maggiore dignità e soprattutto per dare la possibilità ai portatori di patologie gravi di potersi muovere liberamente in città senza alcun problema. Con il pass si può entrare all'interno di Ztl in maniera libera, parcheggiare sulle strisce blu senza pagare il biglietto oppure non tenere conto del disco orario. Qualora si dovesse parcheggiare in un passo carrabile l'auto sarà solo spostata e non portata via. Il pass è un lasciapassare di mobilità che spesso viene anche sfruttato da terzi all'insaputa del titolare. All'appello attualmente in italia ne mancherebbero duecentomila, tutti appartenenti a persone ormai decedute.

Un 60enne è stato bloccato qualche giorno fa dagli agenti, riferisce Repubblica, mentre transitava all'interno di una Ztl. Il pass apparteneva alla madre, lui aveva dichiarato di averla accompagnata ad una visita medica mentre era deceduta circa due anni fa.

A Verona è già stato annunciato che scatteranno i controlli a tappeto già da marzo, chiunque venga trovato ad utilizzare il pass in maniera illecita subirà la rimozione dall'auto (qualora fosse parcheggiata) e il ritiro immediato oltrea alla denuncia per truffa.