Cronache

Pd, la rivolta dei clienti delle lucciole: "No a sanzioni più severe"

Pene più aspre per chi frequenta le prostitute. Il Pd dichiara guerra ai clienti delle lucciole e propone una norma per inasprire le sanzioni. Ma scatta la rivolta

Pd, la rivolta dei clienti delle lucciole: "No a sanzioni più severe"

Pene più aspre per chi frequenta le prostitute. Il Pd dichiara guerra ai clienti delle lucciole e propone una norma per inasprire le sanzioni. "Vanno puniti iclienti delle prostitute". È questa in sintesi la proposta presentata a Montecitorio dalla deputata dem Caterina Bini che chiede la punibilità dei clienti. Nell'auletta dei gruppi, il presidente della Comunità Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, ha testimoniato l'impegno quotidiano a difesa della dignità della donna: "Basta con la mercificazione del corpo", ha detto Ramonda introducendo la campagna 'Questo è il mio corpo'.

"La campagna di sensibilizzazione, che prende avvio oggi, proporrà delle azioni per chiedere al Parlamento e al governo italiani l'approvazione di una legge che sanzioni il cliente, come unica soluzione per il contrasto alla schiavitù della prostituzione", spiega una nota della Comunità. Ma la proposta di legge ha deluso (e non poco) i clienti delle prostitute. Qualcuno, addirittura si è fatto vivo con una mail inviata alla Bini. "Sono 9 milioni i clienti di prostitute in italia e sono elettori, i voti non arriveranno se portate avanti queste proposte", è la minaccia elettorale ricevuta dalla deputata sul suo pc.

Bini infine ha affermato: "La prostituzione vede tanti interessi coinvolti, c'è sicuramente anche un giro d'affari molto consistente ma è una cosa che rimando al mittente anche se ci fa capire quanti interessi ci siano dietro alla prostituzione e quanto la battaglia sia giusta".

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