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Peggio di questo c'è solo il governo di Bruxelles

Gli inglesi l'hanno capito e se ne sono andati. Un lusso che noi non possiamo permetterci

Peggio di questo c'è solo il governo di Bruxelles

A ore è attesa la lettera dei commissari europei sulla manovra finanziaria appena varata dal nostro governo. Pare che a Bruxelles non siano entusiasti dei nostri conti, probabilmente a ragione. Renzi, lo abbiamo già scritto più volte, è un noto imbroglione. Quei conti inviati in Europa sono taroccati, risultato di vaghi impegni di tagli e di incerti e fantasiosi aumenti di entrate. Se uno di noi andasse in banca per chiedere un mutuo o un prestito presentando carte simili verrebbe messo alla porta in due minuti e bollato come cialtrone.

Per la verità non è da oggi che lo Stato tarocca conti e bilanci. Se non lo avesse mai fatto non saremmo in queste condizioni, non avremmo un debito pubblico tra i più alti al mondo, 2.300 miliardi. Ma devo dire che tra questa Europa e il governo Renzi, sto con il secondo. Se il governo più illegittimo, truffaldino e incapace della storia dovrà cadere - e io me lo auguro - che avvenga per mano nostra, non di oscuri burocrati senza nome né volto che pretendono di calpestare la nostra sovranità. Peggio del governo Renzi c'è solo il governo europeo. Gli inglesi l'hanno capito e se ne sono andati. Un lusso che noi non possiamo permetterci, ma questo non vuol dire che dobbiamo stare sul ring a prendere pugni con le mani legate dietro la schiena.

Una destra politica credibile dovrebbe avere memoria di ciò che accadde nel 2011: cadde ingiustamente e immeritatamente vittima di una «lettera europea» costruita a tavolino - con la complicità dell'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - dagli stessi mittenti che domani imbucheranno la missiva per Renzi. Un consiglio non richiesto: mai stare dalla parte di chi ti ha pugnalato, anche se il farlo potrebbe portare qualche vantaggio tattico. Gli italiani sono gli unici titolati a decidere il proprio destino, che oggi purtroppo è nelle mani di Matteo Renzi. Se non ci piace quello che sta succedendo - e a noi non piace per niente - abbiamo i mezzi per ribaltare la situazione. Il più efficace e immediato è votare No al referendum-truffa sulla riforma del Senato. Facciamolo, e sarà anche un no a chi da Bruxelles vuole imporci regole e parametri economici suicidi. Ai quali Renzi si oppone ed è l'unica battaglia a cui gli diciamo «sì». Sì e no, sempre lì si torna. Basta non sbagliare dove metterli.

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