Cronache

Padre scivola sull'ultimo gradino con il figlio in braccio, neonato muore battendo la testa

È accaduto sabato mattina nel Trevigiano. Il piccolo è stato portato prima al Cà Foncelli di Treviso e, poi, all'ospedale di Padova, centro specializzato nella neurochirurgia neonatale. Ma per Martino non c'è stato nulla da fare

Padre scivola sull'ultimo gradino con il figlio in braccio, neonato muore battendo la testa

Lo teneva in braccio mentre scendeva le scale, in un sabato mattina autunnale uguale agli altri. Poi, all'improvviso, un incidente banale ha trasformato la vita della famiglia Scatena. E l'ha distrutta. Perché Diego, maresciallo di origini umbre della Guardia di Finanza di Treviso, compiendo quell'operazione quotidiana, con il figlio in braccio, è scivolato facendo cadere Martino, secondogenito nato il 13 settembre. Che, per colpa delle conseguenze di quel trauma, da sabato sera non c'è più.

Che cosa è accaduto

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la coppia, tre giorni fa, si stava preparando a un fine settimana domestico. Il padre del piccolo, quella mattina indossava delle ciabatte, probabilmente alla base dei quell'incidente. Giunto all'ultimo gradino, Diego avrebbe perso l'equilibrio, scivolando e cadendo con il figlio ancora tra le braccia. Martino sarebbe finito contro lo stipite della porta, battendo violentemente la testa. Un colpo troppo forte per un bambino di soli due mesi.

I soccorsi disperati

I due genitori, disperati, avrebbero cercato subito aiuto, chiamando i vicini e allertando immediatamente il 118. Le condizioni del neonato, trasportato subito al Cà Foncello di Treviso, sarebbero apparse subito molto gravi. Dopo le prime medicazioni, un ultimo tentativo da parte dei medici di trasportare, in elicottero, il bimbo all'ospedale di Padova, centro specializzato nella neurochirurgia neonatale. Troppo gravi, però, i traumi riportati alla testa. Il decesso di Martino è stato dichiarato nel tardo pomeriggio di sabato.

La ricostruzione e l'apertura del fascicolo

Diego Scatena, distrutto e incredulo, avrebbe ricostruito la dinamica dell'incidente davanti agli agenti di polizia, giunti all'ospedale di Padova. La Procura della Repubblica avrebbe aperto un fascicolo per accertare, con esattezza, quanto accaduto nell'abitazione di via Roma. Il fratellino più grande, di quattro anni, sabato, a casa non c'era.

A scegliere il nome di Martino era stato proprio lui.

Commenti