Cronache

Polemica sullo spot: prendere il coniglio per le orecchie è maltrattamento

I veterinari sostengono che ai conigli faccia molto male essere presi per le orecchie

Polemica sullo spot: prendere il coniglio per le orecchie è maltrattamento

Il nuovo spot del cornetto Algida ha già sollevato polemiche, ma questa volta non a causa del nuovo tormentone di J ax e Fedez, che fa da sfondo alle immagini. Era l'estate del 2016, quando le radio delle automobili e gli altoparanti delle spiagge passavano incessantemente Vorrei ma non posto, singolo che la ditta di gelati aveva scelto per la sua campagna pubblicitaria. Ma il brano era finito al centro delle polemiche, criticato sia dai professori universitari, accusati dai due repper di prendere mazzette per far passare gli esami agli studenti, sia da Matteo Salvini, dato che Fedez mostra il dito medio, citandolo nella canzone.

Anche quest'anno, la Algida ha scelto Italiana, il nuovo tormentone di Fedez e J ax, come colonna sonora per promuovere il suo cornetto. Ma a scatenare le critice, questa volta, non è stato il testo della canzone, ma le immagini del video. Lo spot, infatti, racconta una storia d'amore tra due ragazzi del liceo. Lui fa di tutto per conquistare la compagna, dal giocoliere, al prestigiatore, ma alla fine vincerà la semplicità di un gelato. Ad un certo punto, però, il ragazzo tira fuori dallo zaino un coniglio bianco. Un classico dei giochi di magia. Ma fa un errore, che non è sfuggito ai tanti che hanno criticato il gesto. L'animale, infatti, viene tenuto per le orecchie.

Luca Re, medico veterinario e presidente dell'Avem (Associazione veterinaria animali esotici), sostiene che "le orecchie del coniglio siano degli organi estremamente sensibili, innervati e vascolarizzati. Il sollevare un coniglio per le orecchie è una pratica dolorosa e che può provocare gravi danni funzionali all’animale", come ha riportato il Corriere della Sera. Ai conigli, dunque, essere presi per le orecchie fa molto male ed è assimilabile a un vero e proprio maltrattamento.

Per questo, le associazioni di medici veterinari sostengono che "nel 2018, la diffusione di un tale messaggio sia inaccettabile in materia di benessere animale".

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