Ponte crollato a Genova

Ponte Morandi, le chat Whatsapp che incastrano tecnici di Autostrade

La Procura di Genova che indaga sul disastro ha scoperto che 15 tra top manager, tecnici e funzionari di Autostrade (e della sua controllata Spea engineering) si sono scambiati messaggi sulla sicurezza del ponte prima della tragedia

Ponte Morandi, le chat Whatsapp che incastrano tecnici di Autostrade

Mentre la Procura di Genova si prepara ad emettere i primi avvisi di garanzia relativi al crollo del ponte Morandi dello scorso 14 agosto, i pm genovesi hanno scoperto che quindici tra tecnici, top manager e funzionari della società Autostrade si sono scambiati messaggi sui rischi per la sicurezza del viadotto nelle settimane precedenti alla tragedia. Il contenuto dei cellulari è stato acquisito dal procuratore Cozzi e dai finanzieri del Primo Gruppo tramite la "copia forense". Lo riferisce Il Secolo XIX.

Il giorno dopo la protesta degli sfollati di via Porro e via Walter Fillak, che hanno chiesto alle istituzioni comunali e regionali e al Governo di attivarsi per consentire loro di recuperare i loro oggetti dalle case comprese nella cosiddetta Zona Rossa ("Vogliamo rispetto"), arriva una notizia importante nel quadro delle indagini della Procura sul crollo del ponte Morandi. Quindici tra top manager, dirigenti e tecnici di vario livello della società Autostrade e della controllata Spea engineering, nelle settimane precedenti alla tragedia si sono scambiati su WhatsApp messaggi relativi alle criticità del ponte. Il procuratore di Genova, Francesco Cozzi, e gli investigatori della Procura hanno disposto così la duplicazione del contenuto dei loro smartphone.

Le indagini della Procura potrebbero avere così subito un'improvvisa accelerazione, malgrado il capo della Procura genovese abbia detto più volte di non voler dare in pasto all'opinione pubblica degli indagati a caso. A questo punto, però, la posizione di questi 15 soggetti si fa molto difficile. Intanto, si è venuto a sapere che durante il consiglio di amministrazione della società dei Benetton - dove si diede il via libera allo stanziamento di oltre 20 milioni per la messa in sicurezza degli stralli del ponte - furono gli stessi top manager di Autostrade a definire l'intervento "una priorità".

Lo si apprende dai verbali della seduta del cda.

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