Ponte crollato a Genova

Ponte Morandi, comincia la ricostruzione: "Si inizia dalla pila 6"

Avviate le operazioni per la ricostruzione del viadotto che prenderà il posto del vecchio ponte. "Si comincia con la posa del palo per la pila 6", riferisce la struttura commissariale. Il sindaco genovese Bucci: "Tutto pronto entro il 15 aprile 2020"

Ponte Morandi, comincia la ricostruzione: "Si inizia dalla pila 6"

Due mesi dopo l'avvio della demolizione di ciò che resta di ponte Morandi - il viadotto genovese sul Polcevera crollato il 14 agosto 2018 e costato la vita a 43 persone di cui si celebra il ricordo ogni 14 del mese con il lancio di 43 rose nel greto del torrente - è cominciata ufficialmente la seconda fase: quella della ricostruzione. La struttura commissariale guidata dal sindaco di Genova, Marco Bucci, che sovrintende ai lavori di smantellamento del vecchio ponte e di realizzazione della nuova strada, ha fatto sapere che "sono entrate nella fase esecutiva le operazioni per la costruzione del nuovo ponte. Si comincia con la posa del palo per la pila 6. Il palo viene trivellato fino ad una profondità di 46 metri e sarà il primo degli 11 pali che sosterranno il basamento della pila".

La "posa della prima pietra", annunciata su Instagram, va a inserirsi nel quadro delle opere di scavo del primo palo "pilota" del nuovo viadotto, iniziate il 3 aprile scorso. Il palo sarà sottoposto ad una serie di prove strutturali per valutarne la tenuta e sulle reazioni saranno tarati tutti i pali a venire. Quindi, sui pali e le fondamenta, verranno installate le pile che sosterranno il viadotto. Intanto, per una ricostruzione che è appena cominciata, c'è una demolizione ancora da ultimare. Il 15 aprile, nella stessa giornata in cui è stata avviata la trivellazione per la posa del primo palo del ponte che sarà, sarebbero dovuti cominciare anche i lavori per il taglio della sommità della pila 5, sul lato del troncone di ponente. Intervento che è stato posticipato di 24 ore a causa del vento, che fortunatamente è cessato consentendo oggi l'inizio dei lavori. La struttura commissariale ha spiegato che "nel corso della giornata la prima parte del manufatto, già imbragata, sarà trasportata a terra dalle maxi gru montate nelle passate settimane", spiega sempre la struttura commissariale.

Per lo smontaggio complessivo della pila 5, spiega Primocanale, serviranno tra i 10 e i 15 giorni, tempo permettendo. Il sindaco Bucci si è detto ottimista. "Ad oggi sono convinto che riusciremo a farcela, rendendo il nuovo ponte percorribile il 15 aprile 2020. Non vedo ostacoli grossi oggi che ci debbano far alzare un campanello d'allarme. Continuo a pensare che riusciremo a farcela nei tempi prefissati. Certe cose sembrano in ritardo, però ricordiamoci che quando una cosa non si fa in un giorno, se ne fanno delle altre, magari meno importanti dal punto di vista mediatico". A tranquillizzare il primo cittadino genovese anche gli ultimi rilievi sul "cadavere" del ponte, che hanno escluso la presenza di quantità di amianto oltre i limiti di legge. Una buona notizia che consentirà di tirare giù con l'esplosivo alcuni pezzi del vecchio viadotto, progetto contro il quale si erano schierati alcuni comitati locali. "Stiamo vedendo quali sono le procedure per isolare qualunque contaminazione ambientale sia nell'aria che sulla superficie, nel caso in cui dovessimo usare l'esplosivo. Decideremo verso fine mese.

Nel frattempo - ha detto Bucci - i lavori andranno avanti".

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