Cronache

Al via la Pontida di Salvini

Le ruspe e i nuovi leghisti provenienti dal sud sono i protagonisti del raduno di Pontida di quest’anno. Il leader del Carroccio: "Quando sarò al governo modererò il linguaggio"

Al via la Pontida di Salvini

Le ruspe e i nuovi leghisti provenienti dal sud sono i protagonisti del raduno di Pontida di quest’anno. Mentre il pratone si sta riempiendo e sul palco si stanno esibendo diversi artisti ’padanì, tra i numerosi striscioni presenti, spiccano quelli degli esponenti provenienti da Bari, Viterbo, Sabaudia, Nettuno, Matera e da Sicilia e Sardegna.

Numerose poi le magliette in vendita e indossate dai leghisti rappresentanti le ruspe, diventate simbolo della campagna che il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, ha lanciato contro i rom. E al suo arrivo Salvini fa subito una promessa:"Una volta al
governo non dirò più vaffanculo". "L’anno scorso -ha sottolineato Salvini- eravamo qui per ricostruire e ripartire, quest’anno siamo ripartiti e siamo qui per vincere. Abbiamo le idee chiare -ha aggiunto- e gli uomini giusti e quindi vogliamo prendere un voto in più di Renzi, andare al governo e cambiare le cose". Poi un messaggio a Renzi: "La ruspa fa giustizia di tanti errori. La ruspa la uso per Renzi non per qualcun altro. La ruspa la usiamo per far ripartire il lavoro". Poi sulla polemica con Bossi e sul suo ridimensionamento all'interno del Carroccio afferma: "Bossi archiviato? No, noi non archiviamo nessuno, non pugnaliamo nessuno.

Siamo riconoscenti nei confronti di chi ci ha portato fino a qua, a differenza di Renzi che se ne fotte di tutto e di tutti".

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