Cronache

Prato chiede domiciliari. E il Riesame si riserva di decidere

L'avvocato di Marco Prato, arrestao insieme a Manuel Foffo per l'omicidio di Luca Varani, ha sottolineato la differente posizione dei due killer per avanzare la richiesta della concessione degli arresti domiciliari per il suo assistito

Marco Prato, uno dei due arrestati per l'omicidio di Luca Varani
Marco Prato, uno dei due arrestati per l'omicidio di Luca Varani

L''avvocato Pasquale Bartolo, difensore di Marco Prato, accusato assieme a Manuel Foffo dell'omicidio di Luca Varani, ha presentato richiesta di concessione degli arresti domiciliari per il suo assistito. Il tribunale del Riesame di Roma si è riservato di decidere in merito. Il difensore del pr romano, nelll'udienza davanti al tribunale della libertà, ha voluto sottolineare come le posizioni dei due arrestati siano differenti. "E' stato lo stesso Foffo a dichiarare al pm di avere inferto i colpi mortali, e non il mio assistito. Quanto all'ipotesi di concorso nell'omicidio, è una tesi che non regge perchè Prato si è limitato a contattare Varani invitandolo a raggiungerlo in quella casa per sesso e droga in cambio di 150 euro".

Il pm Francesco Scavo, però, ha insistito per il mantenimento della custodia cautelare in carcere. Tra l'altro il pubblico ministero ha depositato i tabulati telefonici riconducibili al cellulare di Prato e relativi ai ripetuti contatti con Varani per indurlo a venire nell'appartamento del Collatino; ricostruendo inoltre gli spostamenti fatti in auto da Foffo e Prato la notte tra giovedì 3 e venerdì 4 (giorno del delitto) per dimostrare che fossero alla ricerca di una vittima.

"Come dichiarato dallo stesso Foffo - ha replicato l'avvocato Bartolo -, quella notte i due ragazzi erano alla ricerca di qualcuno a cui fare male e non certo da uccidere".

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