Cronache

Prefetto caccia i migranti ladri. Ma i giudici: "Vanno ospitati"

La prefettura aveva revocato le misure di accoglienza. Ma il Consiglio di Stato: fatto "gravemente pregiudizievole per i diritti fondamentali" dei migranti

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Migranti ladruncoli, ma vanno ospitati nel centro di accoglienza (a spese degli italiani) lo stesso. A deciderlo sono stati i giudici del Consiglio di Stato che hanno annullato la decisione della Prefettura di Lucca di cacciare dal centro di accoglienza tre richiedenti asilo beccati a rubare dai cassonetti del vestiti usati.

I fatti risalgono al 14 agosto scorso e il provvedimento della prefettura è del 10 maggio. I tre richiedenti asilo erano stati accusati di aver trafugati indumenti dai cassonetti, caso su cui ha aperto una inchiesta pure la procura (che poi ha archiviato vista la "particolare tenuità del fatto"). Il prefetto aveva deciso allora di revocare loro le misure di accoglienza (non lo status di richiedente asilo),

I migranti avevano presentato ricorso a Tar, spiegando di aver preso quei vestiti - come scrive Il Tirreno - per portarli ad alcuni bambini. I giudici di primo grado non avevano creduto alla giustificazione dei tre richiedenti asilo, perché poco provata, e così aveva rigettato il ricorso perché quel furto poteva "ribare" la "regolare convivenza" tra gli ospiti della struttura.

Con l'ausilio di un avvocato, però, i tre migaranti hanno presentato un nuovo ricorso di fronte al Consiglio di Stato. E questa volta l'hanno spuntata e ora potranno tornare nel centro di accoglienza.

"La revoca delle misure di accoglienza - hanno spiegato i giudici del Consiglio di Stato, come riporta Il Tirreno - appare gravemente pregiudizievole per i diritti fondamentali del richiedente asilo, a fronte di un fatto di modestissimo allarme sociale".

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