Cronache

Prende i ladri a martellate: è accusato di tentato omicidio

Il coraggio può costare caro a un agricoltore toscano: al momento non gli è riconosciuta la legittima difesa. Rischia almeno 7 anni di galera

Prende i ladri a martellate: è accusato di tentato omicidio

Per la seconda volta in due giorni gli sono piombati i ladri in casa e lui, agricoltore toscano cinquantenne, si è stufato di subire inerme. Se il giorno prima i malviventi, sfondata una finestra, gli avevano portato via diversi attrezzi agricoli, l’indomani li ha cacciati a colpi di martello.

È la storia – riportata da La Nazione – di un coraggioso contadino delle campagne Palazzuolo, nel comune di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. La sua temerarietà però potrebbe costargli carissimo. L’uomo è infatti accusato di tentato omicidio: rischia una pena di almeno sette anni di carcere.

L’agricoltore ha raccontato agli inquirenti di essere stato allarmato da rumori sospetti. Prima l’arrivo di un auto, poi passi furtivi. Fresco della recente brutta esperienza si è messo in guardia e, constatato l’ennesimo furto in arrivo, ha deciso di reagire, impugnando un martello. Si ritrova così faccia a faccia con i due delinquenti e gli si scaglia contro. La colluttazione è violenta: dopo aver preso una manica di botte, l’uomo colpisce alla testa un criminale, tramortendolo. L’altro ladro soccorre il complice, trascinandolo in auto. E scappano inseguiti dal contadino, che chiama dunque i carabinieri.

Il contuso è ricoverato in un ospedale di Siena e racconta di essersi ferito cadendo; di comune accordo con il “collega” malavitoso ha studiato a tavolino la versione da raccontare e pare non esserci alcuna prova che possa inguaiarli al di là di ogni ragionevole dubbio: non possono essere accusati di furto. E il pubblico ministero, allora, giudica l’unico dato certo, ovvero la martellata in testa di chi cercava di difendere casa propria.

Al momento è giudicata come tentato omicidio, non legittima difesa.

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