Cronache

Prete accusato di abusi su minori. Per la perizia "è ipersessualità"

L'ex prete della parrocchia di Mandas e Villamar è accusato di abusi sessuali su minori. Una perizia parla di seminfermità mentale causata da farmaci per curare il Parkinson. Negli atti però ci sono prove che lo inchioderebbero prima della diagnosi della malattia

Prete accusato di abusi su minori. Per la perizia "è ipersessualità"

Don Pascal Manca è l'ex prete di Mandas e Villamar, nella parte meridionale della Sardegna, finito sotto accusa per abusi sessuali ai danni di diversi ragazzini. Secondo la ricostruzione del pm le violenze sessuali si sarebbe registrate su giovani che frequentavano la parrocchia. Ora una perizia psichiatrica lo dichiara "seminfermo di mente".

Le accuse e la perizia degli esperti

Il pubblico ministero Liliana Ledda ha ricostruito i fatti: i fatti si rifersicono a un abuso sessuale da parte di Don Pascal Manca su cinque ragazzi minorenni che frequentavano le parrocchie dei due paesi Mandas e Villamar, in Sardegna. Un adolescente, come riporta su L'Unione Sarda, ha raccontato che il don gli avrebbe offerto ucchi di frutta mischiati a psicofarmaci per poter poi abusare di lui. Un'accusa pesante che ha sconvolto la cronaca locale.

Il giudice delle udienze preliminari Ermengarda Ferrarese ha richiesto un esame per valutare la capacità di intendere e di volere del prete all'epoca in cui il pm Ledda ritiene siano stati commessi. L'esito degli approfondimenti è stato depositato nelle ultime ore dagli psichiatri Antonello Crisci e Giuseppina Miranda, incaricati dlla Ferrarese. Secondo il risultato delle analisi, e come riporta l'Unione Sarda, il prete soffrirebbe di "disturbo del controllo degli impulsi" con una "ipersessualità indotta da farmaci", assunti per curare il Parkinson di cui è affetto dal 2012. Tali medicinali provocherebbero una crescita abnorme della libido.

Un dettaglio importante, anche se, come fanno sapere dal giornale locale sardo, negli atti dell'inchiesta contro Manca, ci sarebbero prove che incastrerebbero il don anche prima del 2012, anno in cui è gli è stato diagnosticato il morbo di Parkinson.

Ora la parola passa al giudice, per la sentenza.

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