Cronache

Prete congolese ubriaco ​tenta di investire un poliziotto

A Ferrara il 43enne don Silvano Kapela Mukunda è stato arrestato per guida in stato di ebrezza. Ferito uno degli agenti coinvolti nel fermo

Prete congolese ubriaco ​tenta di investire un poliziotto

Non sarà stata colpa del vin santo, si spera. Anche se la vicenda è già sufficientemente grottesca: un prete congolese, don Silvano Kapela Mukunda, 41 anni e una vita al servizio del Signore, si è fatto beccare ubriaco alla guida della sua auto nella notte tra sabato e domenica a Ferrara. E, non contento, ha pure cercato di investire il poliziotto che lo aveva fermato al posto di blocco.

Per il parroco è scattato immediato l'arresto, poi convalidato dal giudice che ha costretto il don a presentarsi ogni mattina in questura per l'obbligo di firma. Mukuda era in via Fabbri a Ferrara, in zona quasi centrale, quando una volante della polizia gli ha intimato di fermarsi. Lui, accecato dai fumi dell'alcol, non ci ha pensato neppure e ha tirato dritto, rischiando di ammazzare un agente. Lo ha colpito alle gambe, ferendolo. Il tasso alcolemico era di 2.55, ben sopra la soglia consentita dalla legge.

Ma l'arresto è solo la punta dell'iceberg di una notte di follia. Per due ore il parroco alla guida della sua Lupo ha sfrecciato a tutta velocità per le strade della città emiliana. Più di una volante si sono messe all'inseguimento del pilota spericolato, che però non si è fermato di fronte a nulla: semafori, sirene e neppure il posto di blocco. Che ha tentato di forzare, devastando un'auto della polizia e ferendo un poliziotto. Ora, dopo la conferma del fermo, Mukunda dovrà rispondere in un processo delle accuse di lesioni a pubblico ufficiale, resistenza, danneggiamento aggravato e guida in stato di ebbrezza. Ovviamente la sua patente è stata ritirata e l'auto confiscata.

Il comunicato della curia

"Nell’apprendere l’episodio occorso la scorsa notte – si legge nel comunicato della Curia ferrarese, come riporta il Resto del Carlino –, le cui ragioni allo stato attuale risultano non chiare, l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio esprime la propria sorpresa per l’accaduto. Il sacerdote coinvolto è conosciuto come persona attenta e ben voluta dalla comunità a cui appartiene, che è rimasta incredula da quanto appreso.

L'amministratore apostolico monsignor Luigi Negri, i sacerdoti e i fedeli si stringono intorno poliziotto coinvolto nella vicenda e alla sua famiglia con preghiere di pronta guarigione".

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