Cronache

"Cosa nostra non è sconfitta, avanzano i nuovi picciotti"

Il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, durante l'audizione in Commissione antimafia, parla del mutamento di Cosa nostra. Una mafia più debole rispetto al passato, ma che va alla ricerca di nuove leve, spesso facce pulite che non hanno nulla da perdere

"Cosa nostra non è sconfitta, avanzano i nuovi picciotti"

"La mafia c'è anche se è meno forte di prima". Una frase che fa effetto se detta dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, durante l'audizione in Commissione antimafia al Parlamento. "Cosa nostra - dice - ha un fattore di rigenerazione. Non è forte come un tempo, non siamo più nel periodo in cui dovevamo affrontare centinai di omicidi l'anno o stragi ravvicinate".

Lo Voi aggiunge che "sono stati inferti colpi durissimi alla mafia, al punto tale che tutti i grandi capi di Cosa nostra sono stati arrestati e alcuni sono morti in stato di detenzione". Non si deve fare l'errore di pensare che la mafia sia stata sconfitta, anzi: "in Cosa nostra c'è in corso la ricostituzione della Commissione provinciale che ha sempre rappresentato l'organismo guida. Lo scopo è avere un organismo di vertice funzionante". C'è anche un altro aspetto di Cosa nostra che porta a guardare con attenzione un rinnovamento che rischia di scardinare il vecchio sistema patriarcale. "La mafia è rinnovamento ma è anche tradizione, ci sono le nuove leve che a loro volta però ci tengono a fare riferimento al passato".

Secondo Lo Voi, Cosa nostra ha necessità di cambiare il proprio aspetto esteriore, ha bisogno di facce pulite, non solo per l'intestazione fittizia dei beni immobili ma anche per le attività commerciali. "Questo dato significa due cose - dice Lo Voi - che ci sono svariate centinaia di persone, quelle che abbiamo scoperto, che sono disponibili a entrare in contatto o lo chiedono loro stessi, con soggetti mafiosi. O che comunque non rifiutano un contatto con la mafia. E contemporaneamente abbiamo la presenza di una serie di soggetti sconosciuti diciamo che possono grazie alle loro facce pulite e la loro incensuratezza. Ci sono i pubblici amministratori, professionisti, alcuni dei quali vengono coinvolti in queste attività, avvocati, direttori di banca, che si presentano con la faccia pulita e possono trarre in inganno l'interlocutore sulla vera matrice".

Resta da seguire il flusso del denaro, la mafia realizza gli obiettivi del riciclaggio e del reinvestimento del denaro sporco attraverso due settori: turismo e ristorazione, ma buona parte di questi movimenti avviene fuori dalla Sicilia: "Il Lazio è la regione - dice il procuratore- maggiormente interessata dal trasferimento di denaro per successivo reinvestimento e riciclaggio". Ma è la droga uno degli affari prevalenti della mafia e c'è una crescita in questo senso. Le estorsioni "continuano, perché rappresentano una forma di assoggettamento e controllo del territorio".

Altro settore di particolare interesse è quello dei giochi online: "Negli ultimi anni non c'è indagine su Cosa nostra che non veda alcuni soggetti coinvolti interessati nel settore del gioco online enormemente remunerativo". In alcune intercettazioni si sentono mafiosi di calibro che dicono: "facciamo così tanti soldi con le scommesse, perché dobbiamo fare ancora le estorsioni?"

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