Cronache

Protesta dei lavoratori Google contro una versione censurata in Cina

La lettera è stata firmata da oltre 1400 dipendenti

Protesta dei lavoratori Google contro una versione censurata in Cina

Protesta di oltre 1400 lavoratori di Google contro la possibilità di censura del sito, come richiesto dalla Cina. L'azienda infatti starebbe valutando l'idea di rispettare le richieste del governo cinese. Una lettera è stata rivolta ai dirigenti affinchè rivedano i criteri etici dell'azienda.

Il New York Times, che è riuscito ad avere una copia della lettera, dà voce ai dipendenti del colosso, che si lamentano anche del modo in cui hanno ricevuto la notizia. Non vi sarebbe stata infatti alcuna comunicazione ufficiale riguardo il progetto Dragonfly, gli interessati avrebbero scoperto tutto attraverso i media. Dragonfly sarebbe infatti il nome scelto per la versione ripulita del motore di ricerca, per la sola Cina.

I dipendenti chiedono maggiore trasparenza da parte dei dirigenti, anche, e soprattutto, in rispetto al lavoro svolto da tutti gli impiegati. Accettare le richieste della Cina in fatto di censura farebbe sollevare “urgenti questioni etiche e morali” si legge nella lettera.

Google non avrebbe neppure stabilito le linee guida da seguire sull'argomento. I lavoratori si sono dunque sentiti poco considerati e in difficoltà di azione.

Google si era ritirato dalla Cina otto anni fa, quando aveva scoperto episodi di hacking di account Gmail di alcuni attivisti cinesi. Diversi colossi si erano scontrati con il Grande Fratello cinese, che era solito oscurare contenuti sgraditi al governo. Cosa abbia portato ora l'azienda a rivedere la sua posizione resta ancora un mistero.

Già in precedenza era stata scritta e firmata una lettera simile contro il progetto Maven, un contratto militare con gli Stati Uniti. In quell'occasione Google aveva scelto, lo scorso giugno, di non rinnovarlo.

Vedremo adesso come si comporterà l'azienda di fronte a questa nuova protesta.

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