Cronache

L'avvocatessa circuisce una disabile per gestirle la pensione

La drammatica vicenda a Carmiano nel Salento, la donna ai domiciliari col compagno. A denunciarli la tutrice della giovane scomparsa dall'ospedale di Lecce

L'avvocatessa circuisce una disabile per gestirle la pensione

Un racconto ai limiti dell'orrore, quello di Carmiano, un piccolo Comune in provincia di Lecce. Un'avvocatessa di 47 anni, Gabriella Cassano e il suo compagno, Fabio degli Angeli, un uomo di 48 anni sono ora agli arresti domiciliari con l'accusa di circonvenzione di persona incapace, sequestro di persona, sottrazione e abbandono di persona. I due avrebbero gestito la pesnione di invalidità e l'indennità di accompagnamento di una giovane donna con problemi psichici. Insieme a loro sono indagate anche altre tre persone, uno psicologo, un contadino e un pensionato, che hanno il divieto di avvicinamento alla vittima e ai suoi parenti.

La stessa vittima, ora in una struttura adatta, avrebbe riferito di essere stata presa dai due dall’ospedale in cui era ricoverata e condotta, convinta che quello che stava accadendo fosse per il suo bene, prima in una abitazione estiva e poi in casa di un conoscente della coppia. È accaduto quattro mesi fa, a gennaio.

La giovane sarebbe stata tenuta segregata al freddo e in condizioni igieniche precarie, tanto da ammalarsi. Non avrebbe ricevuto per oltre dieci giorni gli psico-farmaci di cui faceva uso. In quei giorni avrebbe firmato un documento in bianco utilizzato dalla Cassano per chiedere la revoca della tutrice legale e l’affidamento a lei della giovane. Cassano è pure accusata di estorsione nei confronti del padre della ragazza. A segnalare il caso la vera tutrice della vittima 27enne che aveva segnalato la scomparsa della ragazza dal reparto di psichiatria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce. Secondo quanto emerso dalle indagini, la Cassano avrebbe autonomamente deciso di sostituirsi alla tutrice della vittima per percepire, in realtà, la pensione di accompagnamento e diventare, con il suo compagno, amministratrice dei suoi beni.

Inoltre, pare che l'avvocatessa abbia richiesto al padre della vittima una ingente somma di denaro, a titolo di pagamento della parcella per i servizi legali resi, con la minaccia di “pignorargli la casa” e di farlo “finire in prigione per cinque anni”, pertanto è accusata anche del reato di estorsione come si legge sul giornale on line Lecceprima.

Un'altra storia di solitudine e soprusi ai danni di chi, purtroppo, è probabilmente vittima della vita stessa.

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