Cronache

Puglia, sempre meno gli alloggi statali per gli studenti universitari fuorisede

Solo a Bari sono disponibili solo 1877 posti letto statali su 9mila universitari

Puglia, sempre meno gli alloggi statali per gli studenti universitari fuorisede

Sono sempre meno gli alloggi statali per gli studenti universitari fuorisede a Bari e sempre più gli affitti "in nero".
A fronte di 1877 posti letto disponibili presso l'agenzia regionale per il diritto allo studio universitario che gestisce gli alloggi, ci sono circa 9mila studenti fuorisede che vivono nel capoluogo pugliese in fila per un posto letto statale, a basso costo. Si tratta del risultato delle ricerche dell’Osservatorio del Sicet Cisl Puglia sulla situazione che ogni anno si propone a chi deve decidere se frequentare atenei lontani dalla propria residenza.
Solo per l'anno accademico 2018-2019 in Puglia, più in generale, ci sono circa 11mila e 400 studenti fuori sede a caccia di un posto letto pubblico in cui vivere durante gli anni dell'università.
A spiegare la situazione degli alloggi universitari è Paolo Cicerone, segretario generale del sindacato inquilini Cisl .
“Il sindacato inquilini della Cisl – osserva il segretario generale regionale, Paolo Cicerone – da troppo tempo sostiene la necessità di un piano di edilizia universitaria per gli atenei di Bari, Foggia, Lecce e Taranto. Ribadiamo la nostra richiesta al governo regionale di dar vita ad un programma di offerta di alloggi pubblici per gli universitari che sia degno di questo nome onde evitare la lampante penalizzazione al diritto allo studio per la gran parte degli studenti fuori sede”.

A parlare, secondo il Sicet Cisl, sono i numeri: ad oggi, infatti, come si legge nella nota della Sicet Cisl, a Foggia ci sono meno di 160 residenze pubbliche, a Lecce 368 e a Taranto 30, a fronte di una popolazione di fuori sede pari a 1.200 per il capoluogo dauno, 1.200 per il capoluogo salentino e 100 per la città ionica.

Il Segretario del Sicet Puglia insiste sulla necessità di individuare una politica regionale in grado di offrire agli studenti un ventaglio più ampio di possibilità di scelta “che permetta anche di non ricorrere alla pratica dell’affitto in nero troppo spesso preferita per risparmiare sugli alti costi dei canoni abitativi ‘privati’ e sottolinea che utilizzare gli affitti in nero costituisce una violazione delle norme di legge sui contratti di locazione punibile con sanzioni amministrative”.

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