Cronache

Putin a Expo, incontro con Renzi

È arrivato all'Expo il presidente russo, Vladimir Putin, con quasi un'ora di ritardo rispetto al programma originario

Putin a Expo, incontro con Renzi

E' arrivato all'Expo il presidente russo, Vladimir Putin, con quasi un'ora di ritardo rispetto al programma originario. Ad accoglierlo Matteo Renzi, in abito e cravatta scuri. Il premier lo aveva atteso a lungo sotto il sole fuori dal media center, prima di rientrare nell'area riservata alle autorità, per poi uscire nuovamente quando effettivamente Putin è arrivato.

Era infatti prevista originariamente alle 10.45 la cerimonia di avvio del Russia Nationald Day, slittata fino ad ora per l'assenza dell'ospite più illustre. Stretta di mano tra Matteo Renzi e Vladimir Putin a Expo. Il presidente russo, accolto al suo ingresso dal commissario unico, Giuseppe Sala, accompagnato da Renzi si è accomodato nello spazio riservato alla cerimonia ufficiale per la celebrazione della giornata della Russia. Dopo i saluti inziali Putin ha preso la parola. "La Russia e l'Italia sono legate da legami molto stretti, è una storia che conta cinque secoli. L'Italia è un investitore importante per la Russia, e con l'Italia collaboriamo nell'arena internazionale, e tra i primi abbiamo appoggiato candidatura italiana all'Expo 2015". E ancora: "Da 160 anni la Russia partecipa all'Expo, all'Expo del 1906 a Milano raccogliemmo molte decorazioni. Il padiglione russo ad Expo 2015 è tra i più grandi con più di 4mila metri quadri di superficie".

"Cerchiamo di rispettare gli interessi di entrambi i Paesi. I rapporti culturali, commerciali e politici durano da più di 500 anni", ha affermato il leader russo. E a Putin ha risposto Renzi: "Lavoreremo insieme per fare non solo dell’Expoun grande momento di riflessione e approfondimento ma anche per riuscire a ripartire dalla tradizionale amicizia fra Italia e Russia per cercare diaffrontare le sfide, sia quelle che ci vedono oggi su posizioni divergentisia quelle che ci vedono insieme. Spero che lavoreremo per fare dell’Expo non solo un appuntamento di riflessione sull’alimentazione ma per riuscire tutti assieme in nome della «tradizionale amicizia» che ci lega ad affrontare sia le sfide che ci vedono oggi su posizioni divergenti sia quelle che ci vedono", ha affermato il premier. Poi il premier ha parlato della lotta al terrorismo e rivolgendosi a Putin ha affermato: "Viviamo un quadro internazionale difficile, anche per questioni che non ci vedono unite, ma che dovranno vederci sempre più dalla stesa parte, a cominciare dalla minaccia terroristica globale". Infine Putin, parlando delle sanzioni, si è rivolto agli imprenditori italiani: "L'Italia è il quarto partner commerciale della Russia. Ma recentemente gli scambi si sono ridotti del 10 per cento e nell’ultimo trimestre sono scesi del 25 per cento. È una situazione non soddisfacente per i russi ma io credo anche per l’Italia. Gli imprenditori italiani non vogliono una riduzione degli scambi commerciali. Con Renzi abbiamo parlato del tema delle sanzioni che non possono essere un ostacolo reale. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi.

E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico".

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