Sgarbi quotidiani

Qualcosa in Comune

Una città turistica vive di propaganda; e mai di Sutri si è parlato tanto come in questi mesi, con curiosità e attenzione

Qualcosa in Comune

Una città turistica vive di propaganda; e mai di Sutri si è parlato tanto come in questi mesi, con curiosità e attenzione. Il bilancio ci è stato trasferito senza un euro. Ora cittadini infedeli, come Elisabetta Fardin e Serena Bernabei, polemizzano su dettagli come l'adesione al «plastic free challenge», fingendo di ignorare che il Comune di Sutri è stato ospite del comune di Deruta per ordinare 400 fioriere di terracotta, che presto arriveranno. Come sarà realizzata la nuova illuminazione, e intitolate strade a Pasolini, Croce, Sciascia, Bufalino, Primo Levi, Ariosto, Pavese e altri grandi italiani. Delira la Sacchi dicendo che: «Sgarbi si diletta in pranzi, cene, colazioni, selfie, sorrisi, passerelle, mostre, promesse»; ignorando che io ho ottenuto la disponibilità di palazzo Doebbing, sede vescovile, per attività che hanno, grazie a me, il finanziamento di 50mila euro dalla fondazione «Terzo pilastro». Altri 100mila euro sono stanziati per il Mitreo. Secondo i malpensanti: «Qui tutto tace, tutto è fermo». In verità, nulla tace e nulla è fermo. Dal 12 settembre la città sarà animata da «voci a Sutri», con ospiti d'eccezione da Luca Doninelli a Moni Ovadia, passando per Pietrangelo Buttafuoco. Sutri sarà un'agorà. E il 14 settembre arriveranno, in palazzo Doebbing, il capolavoro di Pellizza da Volpedo «Idillio verde», e una serie di dipinti sul tema «la bellezza di Dio», introdotti da un concerto dell'Orchestra sinfonica della Fondazione Roma. Basta?

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