Cronache

Quelle sedicenni di Napoli che si vendono per una ricarica

Attraverso delle chat segrete, molte sedicenni della Napoli bene scelgono di vendersi in cambio di ricariche e buoni shopping da dieci euro

Quelle sedicenni di Napoli che si vendono per una ricarica

Ragazzine di sedici anni che accettano di fare sesso con degli sconosciuti in cambio di 10 euro. Una triste realtà quella di queste adolescenti della Napoli bene che si vendono sulle chat a degli uomini spesso molto più grandi. L'obiettivo? Ottenere ricariche per il cellulare o buoni per fare un po' di shopping online. Queste chat che consentono l'iscrizione anche ai minorenni e sono trappole per delle ragazzine troppo ingenue.

Come riporta il Corriere, è bastato creare un profilo falso per scoprire il mondo di questi predatori virtuali che adescano minorenni dai 13 ai 16 anni. Non si sa quale di questi ruoli sia peggio, se quello delle ragazzine che si vendono, o quello di questi adulti che seducono chi potrebbe essere loro figlia.

Fabiola, il profilo falso, ha sedici anni e in chat si è messa in contatto con un uomo di 38 anni di Avellino, probabilmente molto più grande, che cerca di sedurla fino ad inviarle una foto dei suoi jeans attillati sperando di riceverne una in cambio: "Così finisce male", le scrive. "Cosa significa?", chiede la finta ragazzina. "Significa che mi faccio una s...", risponde l'uomo.

Un altro predatore, invece, esordisce la conversazione parlando delle sue doti sessuali. Fabiola gli dice di avere solo sedici anni, ma per l'uomo l'età della giovane è solo un motivo in più per eccitarsi. L'uomo poi effettua una videochiamata a Fabiola in cui si masturba.

Attraverso un'altra chat con un ragazzo di Casoria poi, si scoprono alcuni dettagli in più sul mercato virtuale delle ragazzine. Basta spostare un po' la maglietta e abbassare i pantaloni per ricevere una ricarica o un buono shopping: "Mi è capitato più volte più di regalare buoni", dice l'adescatore.

E poi cerca di convincere anche Fabiola.

Commenti