Politica

Questo governo è un comitato d'affari

Se fossimo marxisti diremmo che il governo Renzi è il comitato d'affari della borghesia

Questo governo è un comitato d'affari

Se fossimo marxisti diremmo che il governo Renzi è il comitato d'affari della borghesia. Non quella che fatica, produce e combatte ogni mattina con le banche per elemosinare un prestito. No, non è questa la borghesia di Matteo. È quella che specula, quella di stampa&salotto, quella degli amici degli amici, quella che ha sempre un posto in prima fila in tutti i ministeri, quella moralista solo sui peccati degli altri, quella che punta l'indice e si para le spalle. È la borghesia che si vergogna di essere borghese. Si dichiara illuminata, ma la sua vera caratteristica è un'altra. È intoccabile. Sono intoccabili.Il renzismo non è soltanto un'impresa a gestione familiare, come si è visto con le scatole cinesi di papà Renzi e gli interessi diffusi della famiglia Boschi. È anche una cerchia di imprenditori e giornali amici che si propongono come la classe sociale di riferimento del «partito della nazione». E l'intreccio tra banche, affari e politica mostra tutto il sale della democrazia italiana. È il De Benedetti che ricava una plusvalenza di 600mila euro con le Banche popolari. È il salvataggio governativo della Sorgenia. Sono quelli che vincono gli appalti all'Expo. È il regalo revocato all'ultimo momento all'amico Carrai sull'ampliamento dell'aeroporto di Firenze, messo in cantiere nella legge di Stabilità e cancellato all'ultimo momento perché adesso davvero non è il caso. È questa mancanza di trasparenza che il premier non chiarisce mai e liquida sempre con fastidio o sarcasmo inviperito.Adesso il «caso Cdb» è di quelli che fanno cadere i governi. È un caso politico, ma la famosa opinione pubblica, il club degli indignati, davanti agli intoccabili si smaterializza. Carlo De Benedetti, intercettato, fa capire che ha voci amiche nei posti che contano, parla di fonti istituzionali e al telefono con un operatore di Borsa lo rassicura sulla riforma delle Banche popolari. Certo, ne parlano anche i giornali, ma il punto in questi casi è azzeccare il giorno giusto e non è solo fortuna. Tutto questo però a quanto pare non fa scandalo. Non c'è nessuno che si interroghi su chi sia la fonte istituzionale e quali rapporti privilegiati ci siano tra il renzismo e De Benedetti. Fosse accaduto con altri governi e altre persone sarebbe venuto giù il mondo. Questa volta invece la parola d'ordine è minimizzare. Non succede nulla. Nessuno pronto a strapparsi i capelli.

I moralisti sono in ferie, tutti impegnati con i regali di Natale.

Commenti