Cronache

"Qui arrivano i migranti" Ma il Comune ci ripensa e denuncia chi l'ha detto

Il Movimento Sociale Popolare stampa volantini contro l'arrivo dei migranti. Ma il Comune smentisce e denuncia gli organizzatori per procurato allarme e odio razziale

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Vallecrosia - Un banalissimo foglio ciclostilato di quelli "A4", affisso sulle porte di alcune case del centro storico di Vallecrosia, in provincia di Imperia, per annunciare un banchetto di protesta, contro l'annunciato arrivo di un gruppo di migranti, potrebbe costare una denuncia per procurato allarme e istigazione all'odio razziale agli organizzatori dell'azione di protesta che si sono dati appuntamento, domani, dalle 9 alle 14, per una raccolta di firme.

Trattandosi di una notizia "falsa", a detta del Comune, il sindaco potrebbe procedere nei loro confronti per diffamazione. Il volantino è sottoscritto dai responsabili: regionale, provinciale e comunale, del Movimento Sociale Popolare. Il referente locale è già stato contattato dagli agenti per approfondire la questione. "Si avvisa la popolazione del Borgo di quanto segue - è scritto nel volantino - da alcune voci arcane di popolo, si apprende che il signor sindaco vorrebbe spostare alcuni migranti nella comunità del Borgo, a Vallecrosia Alta, distribuendoli nell'abitazione del parroco e in una casa pignorata da un istituto bancario e ceduta all'uopo al Comune di Vallecrosia". E poi. "Il Movimento Sociale Popolare, onde evitare malevolenza da parte della popolazione del Borgo, pericoli di convivenze con gente non abituata a sostare in comunità radicate, con pericolo per bambini e donne del Borgo, ricordo a tutti i fatti poco piacevoli accaduti nei paesi limitrofi e anche in Vallecrosia, bene il Movimento ponendosi a favore della popolazione organizza per sabato una raccolta di firme da presentare alle autorità provinciali e locali, onde prevedere in tempo e allontanare questa sciagura dal nostro queto et adorato borgo. Si invita la cittadinanza a intervenire numerosa, per dare manforte a questa giusta richiesta come al solito formulata da una giunta ormai al termine del mandato e che non ha mai fatto niente per i cittadini".

Secondo gli organizzatori, i migranti dovrebbero essere sistemati in un appartamento che il Comune ha concesso in comodato d'uso alla curia per attività religiose e in un altro locale pignorato da una banca. Secca, tuttavia, la smentita del Comune, con l'assessore leghista Emidio Paolino, che dichiara: "Chi ha scritto questi proclami, sicuramente dev'essere in contatto con il ministro dell'Interno Minniti, visto che nessuno, compresa la Prefettura, sa nulla di questi migranti. Ci troviamo di fronte a una bufala". Gli organizzatori, tuttavia, non desistono e domani, salvo ripensamenti dell'ultimo istante, saranno in piazza.

Lo stesso parroco, don Robu, smentisce un'evenienza di questo genere.

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