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Raggi cade sulle buche, a Roma è boom di ernie e cervicali

Una indagine del Codacons rivela che negli ultimi 5 anni acciacchi e malanni dei guidatori sono aumentati del 10 per cento a causa delle buche

Raggi cade sulle buche, a Roma è boom di ernie e cervicali

A Roma è boom di dolori muscolari e articolari, ernie, cervicali, problemi al collo e disturbi alla schiena. Mentre il tanto sbandierato piano straordinario sulla sicurezza stradale di Roma, approvato lo scorso settembre in Assemblea Capitolina, stenta a decollare, nella Capitale aumentano le “patologie da buca”, ovvero quelle che coinvolgono schiena, collo e colonna vertebrale.

A lanciare l’allarme è un’indagine del Codacons e le stime sono impietose: negli ultimi 5 anni acciacchi e malanni dei guidatori sono aumentati del 10 per cento. “Alla base di tale situazione – spiega l’associazione – vi è il moltiplicarsi delle buche stradali e il generale stato di dissesto in cui versa l’asfalto capitolino, che determinano stimoli estremamente forti per chi abitualmente si muove in scooter o in automobile per le vie della città”.

Per questo, il Codacons ha deciso di offrire assistenza legale, sconti sui farmaci e visite fisioterapiche gratuite ad automobilisti, tassisti e motociclisti. Ma anche ai conducenti dei mezzi pubblici, la categoria senza dubbio più tartassata da questo tipo di disturbi. Come rivela uno studio dell’Inail, infatti, la crescita delle segnalazioni relative a patologie insorte nei conducenti del trasporto pubblico è “abnorme”. E, proprio sul punto, ad aprile 2016, la procura aveva aperto un’indagine per lesioni colpose a carico di ignoti. Gli accertamenti erano scattati dopo che l’Inail aveva segnalto agli inquirenti una mole insolita di certificati medici di autisti afflitti da ernie del disco o cervicali croniche.

Allo stato dell’arte, però, le strade della Capitale restano un colabrodo ed i malanni dei romani si moltiplicano. Così qualcuno ha pensato di correre ai ripari con il fai-da-te, ma è rimasto scottato. Emblematica l’esperienza dei volontari di “Tappami”.

L’associazione che, da anni, ripara crepe e voragini è stata, prima, snobbata dal Campidoglio e, poi, soffocata da permessi, tasse ed assicurazioni imposte dalla “burocrazia grillina”.

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