Cronache

Ragusa, l'Anm difende la toga: ​"Attacchi mediatici inaccettabili"

Il sindacato dei magistrati si schiera con il pm che per due volte ha lasciato libero il clandestino indiano che aveva tentato di rapire una bimba a Ragusa

Ragusa, l'Anm difende la toga: ​"Attacchi mediatici inaccettabili"

Mentre il ministro Orlando ha inviato gli ispettori per capire come mai un clandestino, Ram Lubhay, che ha tentato di rapire una bimba in provincia di Ragusa sia stato per ben due volte lasciato libero nonostante il decreto di espulsione, l'Associazione Nazionale Magistrati difende il pm Bisello dagli "inaccettabili attacchi mediatici" di questi giorni.

"Si tratta di attacchi inaccettabili che sono frutto di un approccio superficiale agli accadimenti determinato dalla non conoscenza degli atti e dei presupposti di legge che hanno portato alle scelte della collega e che hanno come unica conseguenza quella di non consentire ai magistrati della procura di Ragusa di svolgere il proprio compito nel giusto clima di serenità", dice il sindacato delle toghe, "La collega non solo si è attenuta alle norme del codice di procedura penale, che prevedono non possa disporsi il fermo di una persona per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione inferiore nel minimo a due anni, ma anche ad un principio fondamentale del nostro ordinamento, e ragione profonda del nostro essere magistrati: ricercare, studiare, valutare la concreta e vera dimensione del fatto per cui si procede, coglierne la portata e misurare la conseguente risposta cautelare o sanzionatoria".

"Il nostro ordinamento per alcune ipotesi di reato non prevede né il fermo né il carcere", si è giustificata ora la stessa Giulia Bisello dalle colonne del Corriere, "E noi magistrati non possiamo non applicare la legge. Non voglio parlare del mio stato emotivo, ma non c’è stata nessuna solidarietà. Gli ispettori? Sto preparando il resoconto della vicenda. Se lo chiederanno è pronto. Pesano le conseguenze mediatiche. Ma io penso di avere fatto solo il mio lavoro.

Come cerco di fare tutti i giorni".

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