Cronache

Regeni, è il giorno dei funerali

Niente simboli, bandiere e telecamere per l'ultimo saluto al ricercatore trovato morto al Cairo

Regeni, è il giorno dei funerali

Fiumicello si stringe attorno alla famiglia di Giulio Regeni, il ricercatore 28enne trovato morto al Cairo. Per lui i genitori hanno chiesto un funerale in forma privata, senza bandiere né telecamere. In tutto il Friuli Venezia Giulia, però, le bandiere sugli edifici pubblici sono a mezz'asta. "Non è giusto. Senza giustizia non si può costruire la pace", si legge su un cartello che qualcuno ha appeso al cancello davanti al portone del Battistero.

"Giulio è entrato nella Resurrezione", ha detto don Luigi Fontanot nell'omelia, "Come diceva Paolo VI, bisognerebbe mettere una quindicesima stazione alla via Crucis, quella della Resurrezione. Indosso questa stola che viene dal Sud America, dove ci sono desaparecidos, per Giulio". Al fianco del parroco il sacerdote copto che benedisse la salma di Giulio al suo arrivo all'ospedale del Cairo. "Grazie per questo compito di testimonianza che ci coinvolge tutti. Grazie, grazie e ancora grazie, ha continuato don Luigi, "Giulio era una persona speciale, per l'entusiasmo, per la voglia di conoscere. Libertà è la possibilità di esprimere te stesso in un certo contesto; amicizia è un rapporto incondizionato tra due persone"

Gremita la palestra polifunzionale messa a disposizione per il funerale. Poche le corone e i cuscini di fiori, tra i quali quello dell'Ambasciata d'Italia e dell'Università di Cambridge. Un coro ha intonato alcuni inni, poi si è fermato in attesa dell'arrivo del feretro, portato a spalla. Nel paese tutti gli esercizi pubblici sono chiusi per lutto cittadino ad esclusione di bar e ristoranti, aperti proprio per servire da bere e mangiare per gli ospiti e i giornalisti venuti da fuori. Mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia è giunto il presidente della Commissione Esteri del Senato Pierferdinando Casini e è attesa a momenti la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Il feretro, con sopra fiori bianchi, è stato portato a spalla in palestra, seguito dalla famiglia e dagli amici più cari.

La messa viene celebrata in parte in inglese per consentire la comprensione agli amici stranieri.

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