Cronache

Ricercatore sotto inchiesta per l'uccisione di 750 topi

Dopo la denuncia della LAV viene indagato il direttore della fondazione Mario Negri Sud

Ricercatore sotto inchiesta per l'uccisione di 750 topi

Indagato per l'uccisione di 750 topi col gas. È successo a Tommaso Pagliani, direttore amministrativo della Fondazione Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Chieti), che per mancanza di fondi ha dovuto eliminare col gas i piccoli animali perché non poteva più mantenerli.

La decisione è stata presa dal procuratore di Lanciano Francesco Menditto che nel maggio 2014 aveva aperto un’inchiesta, dopo una denuncia della Lega Antivivisezione nazionale. L’associazione ha affermato: "Come per l’innovativo processo in difesa dei beagle di Green Hill, conclusosi a Brescia in primo grado con tre recenti condanne e la Lav parte civile, la legge deve essere rispettata anche in ambiti come la sperimentazione animale: non ci sono zone franche. La norma comunitaria e nazionale e la giurisprudenza hanno ampiamente chiarito che tutti gli animali sono essere senzienti e vanno curati e accuditi rispettandone l’etologia, indipendentemente dalla loro destinazione finale. Chiediamo quindi controlli qualificati nelle strutture che utilizzano animali per la sperimentazione, per evitare che casi analoghi si ripetano".

All’epoca, tra i primi atti del procuratore ci fu il sequestro di 49 topi che all’inizio sono stati affidati alla Lav e poi alla Collina dei Conigli di Monza, associazione di volontariato per la cura e la riabilitazione di piccoli animali. Si trattava dei superstiti di un gruppo di circa 1.

300 cavie di «Mus musculus» che facevano parte del laboratorio di Metabolismo Lipidico e Tumorale di un ricercatore del Centro abruzzese il quale, con il trasferimento a Bari, aveva portato con sé quasi la metà dei topi usati per lo studio sui tumori.

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