Cronache

Riceve lettera minatoria: è scritta in greco antico

L'archeologo e assessore comunale ai Lavori pubblici di Acquaviva delle Fonti, Austacio Busto, riceve una lettera di minacce in greco antico

Riceve lettera minatoria: è scritta in greco antico

Ha ricevuto una lettera minatoria. Molto particolare. Questa volta ad interessare non è tanto il contenuto, il mittente o il destinatario. Quanto la forma: le minacce, infatti, erano scritte il greco antico. Esatto: l'antica lingua studiata solo nei licei classici.

Ecco, dunque, che la ricerca del colpevole potrebbe partire dalla logica esclusione di chi ha frequentato alle superiori lo scientifico o qualche altra scuola tecnica. Ma le indagini potrebbero non essere così semplici. E comunque la faccenda è seria. L’assessore comunale ai Lavori pubblici di Acquaviva delle Fonti, Austacio Busto, infatti, si è presentato dai carabinieri per presentare regolare denuncia contro questa insolita lettera minatoria. Già riceverne una è strano. Ma pure in greco antico è forse troppo.

L'assessiore in questione è un archeologo e il motivo delle minacce potrebbe essere ricercato nella sua attività amministrativa. "Il 18 aprile prossimo - scrive il Corriere - l’assessore dovrà testimoniare in un processo per tentata corruzione". Busto tre anni fa denunciò un tentativo di corruzione da parte di un imprenditore: l'offerta al tempo fu di 5mila euro in cambio di un "aiutino" su un bando di gara da 3,9 milioni di euro. L'imprenditore in questione avrebbe voluto vincere la gara per ristrutturare il teatro comunale di Altamura. Tra pochi giorni l'assessore sarà chamato a testimoniare al processo. Con quella denuncia Busto fece scoppiare la cosiddetta "tangentopoli della Murgia", che meno di un anno fa fece finire agli arresti undici persone per corruzione

Sul foglio era riportato un passo della tragedia Agamennone di Eschilo, con riferimento preciso a Paride, figura della mitologia greca di cui il figlio dell'assessore porta il nome. "Oviamente bisogna avere massima cautela per capire chi possa aver fatto una cosa del genere.

Certo è abbastanza inquietante, perché sembra essere un modo molto raffinato di intimidire, da parte di chi evidentemente ha degli studi alle spalle. Ma nella raffinatezza c'è anche molta volontà di spaventare", dichiara il sindaco di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, Davide Carlucci

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