Cronache

Rifiuti nucleari in sicurezza con il Deposito Nazionale

Il Decreto Legislativo n. 31/2010 ha affidato a Sogin il compito di localizzare, progettare, realizzare e gestire il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico.

Il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi è un'infrastruttura ambientale di superficie dove saranno sistemati definitivamente i rifiuti radioattivi prodotti finora in Italia - dall'esercizio e smantellamento degli impianti nucleari, dalla medicina nucleare, dall'industria e dalla ricerca - e quelli che continueranno a essere prodotti nei prossimi 50 anni.

In particolare, vi saranno smaltiti circa 75mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media attività, confinati dall'ambiente grazie a un sistema di barriere ingegneristiche e naturali. Nell'attesa di un deposito geologico, nel Deposito saranno stoccati temporaneamente anche circa 15mila metri cubi di rifiuti ad alta attività, tra i quali i residui delle attività di riprocessamento all'estero del combustibile irraggiato che dovranno rientrare nel nostro Paese. Al riguardo, nei giorni scorsi è terminato il trasporto verso l'impianto francese di La Haugue degli ultimi elementi di combustibile ancora presenti nella centrale nucleare di Trino (Vercelli).

La costruzione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, per un valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro, consentirà dunque di chiudere il ciclo elettronucleare e avere una struttura centralizzata per la messa in sicurezza dei nostri rifiuti radioattivi. Una soluzione già adottata da altri Paesi dell'Ue.

L'iter di localizzazione del sito idoneo ad ospitare il Deposito è in corso.

Ricevuto il nulla osta dai ministeri competenti (Sviluppo economico e Ambiente), Sogin pubblicherà la proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), con il progetto preliminare, e partirà la fase di consultazione pubblica con tutti i soggetti interessati.

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